Testo e foto di Mara Malda per www.marellagiovannelli.com
Lele Mora indagato? E’ tutto un trema-trema, nega-nega e fuggi-fuggi.
Ora tutti fanno a gara per prendere le distanze dall’agente-amico-confidente-anfitrione e regista di tante storie, storiacce e storielle, studiate a tavolino e non certo da solo. Il reato ipotizzato dalla procura di Potenza, che per il momento non conferma né smentisce, sarebbe quello di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione.
In attesa di eventuali e/o ulteriori sviluppi giudiziari sul “caso Mora” , basta leggere gli articoli contenuti in questo sito per farsi un’ idea del personaggio e della sua corte estiva. Fino allo scorso anno la scuderia del “Lele adorato” (a cui in tanti e tante baciavano pantofola e mano) comprendeva anche una decina di giornalisti (e qualche noto direttore) oltre a famosi cantanti, popolari conduttrici, bellezze in rampa di lancio, affermati imprenditori e una cerchia riservata di clienti non anonimi ma innominabili.
Il troppo di tutto solitamente stroppia: sicuramente lo pensava anche Lele Mora quando era tempestato di telefonate con vip-richieste da soddisfare alla velocità della luce e senza badare a spese. La stagione lelemorica in Costa Smeralda, anche quest’anno, si è guadagnata la ribalta, malgrado qualche tegola tutta sarda e un codazzo molto più ridotto del solito.
Le “primizie” e i “contorni” portati da Lele, sono state apprezzati al Billionaire ma anche alla Certosa e al Cala di Volpe. Il Mora, abituato ad essere seguito da belli & belle e circondato da ricchi & potenti, oggi dice di sentirsi “travolto da un caterpillar” e di non aver fatto niente di tutto ciò che i giornali scrivono.
Davanti al pm di Potenza Henry John Woodcock, hanno sfilato decine di personaggi più o meno famosi (trapelati i nomi di Simona Ventura,Michelle Hunziker, Manuela Arcuri, Francesca Lodo, Aida Yespica, Ana Laura Ribas, Emilio Fede, Pietro Calabrese, Stefano Ricucci, Vincenzo Montella e l'attaccante dell'Inter Adriano). Tutti loro, insieme ad altri, sono stati sentiti come parti lese nell’inchiesta che vedrebbe coinvolti Lele Mora e Fabrizio Corona in un presunto giro di ricatti fotografici con accuse che arriverebbero fino all’estorsione, allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di droga.
I legali nel dichiarare “ l’assoluta estraneità del signor Mora alle ipotesi di reato ascrittegli ed irresponsabilmente divulgate dagli organi di stampa”, precisano che il loro assistito è “incondizionatamente a disposizione della magistratura competente per far chiarezza sulla vicenda”. E l’ipotesi dei segreti di corte e di cortile rivelati dal re in disgrazia sta già togliendo il sonno a molti.