Mara Malda per www.marellagiovannelli.com
Veronica Berlusconi, solitamente così riflessiva, controllata, riservata, indulgente e paziente, non ne può evidentemente più di una vita coniugale che ha smesso di piacerle da diversi anni. La clamorosa lettera-sfogo da lei spedita a “Repubblica” non può essere considerata alla stregua di una banale scenata di gelosia nei confronti del marito sin troppo cavaliere e sempre più galante, malgrado l’età e gli acciacchi che avanzano. Nella sua biografia, più che autorizzata, concordata insieme all’amica-giornalista-scrittice Maria Latella, Veronica Lario aveva già lanciato la sua Tendenza: un segnale inequivocabile sul desiderio di un futuro diverso, senza Silvio. Nella lettera inviata a “Repubblica”, la signora Berlusconi amplifica ed ufficializza un disagio che certo non è nato, cresciuto e scoppiato per i complimenti volgarotti e le battute, più o meno infelici, con le quali suo marito ha “condito” la cena di gala seguita alla consegna dei Telegatti. Il povero Silvio, notoriamente sensibile, circondato da tante belle e giovani "tope", è andato a ruota libera ma, sua moglie Veronica, ha definito inaccettabili e lesive della sua dignità, frasi tipo “ ... se non fossi già sposato la sposerei subito” e “con te andrei ovunque” . Ha quindi chiesto pubbliche scuse a suo marito che, nel giro di qualche ora, le ha risposto con tanto di nota diffusa da tutte le agenzie di stampa. Silvio Berlusconi, oltre a scusarsi, ammette “un periodo di turbolenza e di affanno”. Il Cavaliere insiste, come tante altre volte, nel cercare the happy end e scrive che “...finirà nella dolcezza come tutte le storie vere”. Alla moglie offesa ricorda che “la tua dignità non c'entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento...” Le scuse pubbliche ricevute dal marito pentito potrebbero non bastare a Veronica, abituata a pesare con estrema attenzione, gesti e parole. Se lei ha deciso di uscire allo scoperto, riservando ad una lettera così privata un destino impietosamente pubblico, il suo gesto ha un retrogusto di vendetta, solitudine ed incomprensione. Una “facciata” matrimoniale apparentemente dorata ed inossidabile può diventare una gabbia anche a cinquant’anni. La stupefacente grafia da monaca benedettina, perfezionata dalla signora Berlusconi nel corso degli anni, forse ha bisogno di un punto e a capo: non più Tendenza ma Rivoluzione Veronica ed Imprevedibile con o senza Silvio.