giovedì, settembre 13, 2007

Intervista di Francesco Canino a Marella Giovannelli pubblicata sul settimanale “Tu” in edicola dal 12 al 18 settembre 2007




www.marellagiovannelli.com (sezione Mara Malda)

Se pensi che la Costa Smeralda sia solo feste targate Lele Mora o serate in stile “Billionaire”, ti sbagli di grosso: c’è un’altra Costa, fatta di party super esclusivi, in cui la protagonista è Marella Giovannelli, giornalista e poetessa sarda che ha una villa a Punta Lada, considerata la regina del gossip: dietro lo pseudonimo di “Mara Malda”, sul sito www.marellagiovannelli.com svela i rumor più inediti. L’abbiamo chiamata per fare un bilancio di fine estate.
D- Pronto Marella come stai?
R- Bene, stavo riguardando le mie raccolte di poesie per trovare un sonetto in cui parlo della regressione della Costa Smeralda: dopo“Vallettopoli” speravo che certe persone tenessero un profilo basso. Invece sono diventati dei modelli. Terrificante!
D- Da anni non perdi un evento mondano…
R- Certo, è il mio lavoro. Solo che sono stufa: la Sardegna è diventata una vetrina dove chiunque può attingere un po’ di visibilità. Se ripenso a cosa è accaduto in piazzetta a Porto Cervo mi viene ancora da ridere.
D- Forza, raccontaci.
R- Un pomeriggio è arrivato l’Aga Khan (il principe Ismaelita che negli anni ’60 ha creato la Costa Smeralda, ndr). Ho visto un codazzo di persone che si muovevano nella sua direzione e ho pensato: “Se la gente ha così tanta curiosità per lui, qualcosa sta cambiando”. Invece, pochi metri più in là c’era Lele Mora e la gente voleva a tutti i costi fotografare lui.
D- Sei stata l’unica giornalista ad incontrare Woody Allen a Porto Rotondo.
R- Ha fatto tappa qui prima di volare a Venezia. E’ di una semplicità disarmante: è arrivato tenendo per la mano i suoi figli, scortato dalla moglie e baby sitter.
D- Dalla tranquillità della famiglia Allen a Zucchero che ha insultato il pubblico durante un concerto al Cala Di Volpe.
R- Già al concerto io c’ero: è stato arrogante e maleducato. Credo che si cerchi di riempire la noia e il nulla che avanza con la rissosità e altri aspetti negativi.
D- Di Mora e Corona che dici?
R- Lele è abile e fa molto bene il suo mestiere. Di Fabrizio Corona ho letto che a Venosa gli hanno tirato i pomodori: hanno fatto bene così si ridimensiona un po’. Però mi intristisco quando sento episodi come quello accaduto giorni fa qui in Sardegna. Corona è stato ospite in una discoteca ed entrando il dee-jay ha gridato: “Ecco l’uomo che ha cambiato l’Italia”. Certe parole fanno riflettere.
D- Un auspicio per la prossima estate?
R- Vorrei che fosse l’anno della rinascita sarda, che non si parlasse di questa terra solo per gli avanzi di balera e di galera, ma per la grande voglia di cultura e di arte. Abbiamo toccato il fondo: ora si può solo risalire!