domenica, novembre 26, 2006
Il collasso con appello-testamento di Berlusconi
Testo con foto Mara Malda per www.marellagiovannelli.com
Immagini choc quelle trasmesse da tutti i telegiornali “normali” (Emilio Fede non fa testo) sul malore di Berlusconi che prima di svenire è comunque riuscito, con il viso segnato dalla sofferenza, a pronunciare, una sorta di appello-testamento:“...Il mio obiettivo fondamentale è quello di convincere tutte le forze della Casa delle libertà a fondersi in un unico e più grande partito della libertà. Questo è il mio appello, è quello che penso di poter lasciare come eredità della mia azione politica. E ora scusatemi, la commozione ha prevalso e io...”
A quel punto Berlusconi è svenuto “in diretta”; una scena diffusa dalle televisioni di tutto il mondo (ridicola e pretestuosa la censura di Fede) e battuta dalle agenzie di stampa nazionali ed internazionali. Quando il Cavaliere ha ripreso i sensi (e lo spirito) ha subito ironizzato con un medico iper-barbuto chiedendogli. “Ma lei chi è? Bin Laden?”.
L’ex-premier prima di entrare al San Raffaele per accertamenti ha fatto tappa davanti ai microfoni per lanciare un messaggio rassicurante sul suo stato di salute. “Sto bene - ha detto - sto bene, è stato un collasso dovuto ad una serie di cause: la stanchezza, il caldo, le preoccupazioni di questi giorni e gli antibiotici presi dopo l’operazione al menisco”.
Berlusconi, nell’elenco delle cause, ha però scordato di mettere quella commozione alla quale lui stesso aveva accennato all’inizio del suo discorso, commentando, con queste parole, l’accoglienza entusiasta di tanti giovani al Palamadigan di Montecatini Terme: “Voi non mettete in conto il fatto che noi vecchietti siamo esposti alla commozione e che questa commozione può fare brutti scherzi al cuore”.