Testo e foto di Giacomo Bondi per www.marellagiovannelli.com (sez.Marella Giovannelli)
Come vivono il Natale le famiglie americane? Continua a raccontarcelo il nostro amico-lettore-corrispondente da Washington Giacomo Bondi nella terza puntata del suo reportage che comprende testo e foto.
“Durante la stagione di Natale le feste sono innumerevoli. Nei posti di lavoro ne viene organizzata una generale per tutta l'azienda ed una per ogni dipartimento. Questo significa che, nelle grandi imprese, le feste quasi non si contano.
I privati, anche loro, danno almeno un ricevimento per parenti ed amici. Il risultato è che, soprattutto nei tre fine settimana precedenti al Natale, si ricevono talmente tanti inviti diversi che, per non scontentare nessuno, si finisce per fare delle brevi apparizioni da ognuno per poi trasferirsi al party successivo nella lista.
Queste occasioni, a seconda delle possibilità, possono essere semplici ritrovi familiari o elaborate produzioni, con musica dal vivo e fantastici menu preparati dai caterers più sofisticati e serviti da orde di camerieri e bartenders.
La mattina di Natale, invece, è rigorosa tradizione avere l'intera famiglia riunita attorno all'albero per l'apertura dei regali. Poiché generalmente avviene in tarda mattinata viene servito un "brunch", termine Americano che definisce un pasto che è una via di mezzo tra il breakfast (colazione) e il lunch (pranzo).
Normalmente è costituito da cose leggere che, per lo più, si possono mangiare senza essere seduti a tavola. Croissants e dolci tipici della colazione vengono uniti a del cibo salato come prosciutto e bresaola, carpaccio di manzo o di tonno rosso "sushimi", cocktails di gamberi, salmone affumicato, pizzette e pane fresco assortito. Il sushi e' altrettanto popolare.
Da bere si serve solitamente l'eggnog di cui abbiamo parlato, la mimosa (vino spumante e succo d'arancia) che è classica del brunch ed il "pain killer" (analgesico), un cocktail delle Isole Vergini Britanniche a base di succo di ananas, polpa di cocco e rum, servito on the rocks.
Tradizionalmente, il più giovane della famiglia è ufficialmente l'elfo, nel senso che prende i regali sotto l'albero e li distribuisce ai destinatari. Di solito i regali sono numerosissimi, anche se magari a volte di valore modesto, per cui l'operazione richiede un certo tempo. Quando tutti i regali sono stati consegnati, a turno ed in senso orario, ognuno ne apre uno. Tutti esclamano e commentano. Si ride, si scherza e si trascorre la mattinata in famiglia allegramente.