di Giacomo Bondi per www.marellagiovannelli.com (sezione Marella Giovannelli)
Lo shopping, altro protagonista del Natale americano, con le sue manie e strategie, ci viene raccontato "in diretta" da Washington, dall'amico Giacomo Bondi che vive e lavora negli U.S.A.
“Lo shopping di Natale in America è un concetto serissimo. Basti pensare che ci sono negozi che vendono esclusivamente addobbi di Natale, 365 giorni all'anno. Ne ho visto uno anche in piena estate, in una zona balneare, e mi sono sempre chiesto quale mente balzana potesse concepire di vendere ghirlande dorate e muschio finto a chi, in costume da bagno, è diretto in spiaggia.
Esistono perchè, in America, per molti, la stagione degli acquisti di Natale inizia il 26 dicembre e finisce il 24 dicembre dell'anno successivo. Questo può sembrare eccessivo e quasi maniacale; credo sia un modo di tenere a mente questa stagione il cui aspetto, un po' “magico”, forse aiuta a distrarsi dai problemi della vita quotidiana.
Ovviamente però il 95% degli acquisti viene fatto dopo Thanksgiving. Statisticamente strano ma vero, nella stagione di Natale si conclude il 50% delle vendite annuali totali mentre il restante 50% si realizza negli altri undici mesi. Per i piccoli dettaglianti il risultato della stagione determina quello che sarà l'anno a venire. Se è negativo può anche decretare la fine dell’attività. La concorrenza per attrarre acquirenti è tale che i negozianti pubblicizzano in anticipo delle offerte incredibili ed aprono le porte alle 5 del mattino ad orde di massaie che letteralmente volano nelle scaffalature, alla ricerca di "bargains" (buoni affari) come delle poiane affamate. Lo può dire solo chi le ha viste.
Gli sconti migliori sono offerti tra le 5 e le 7 e in quantità limitata; un po' meno buoni dalle 7 alle 9 e così via. Se si è al posto giusto al momento giusto è possibile, per esempio, acquistare per $200 un computer che normalmente ne costa $1.200. Queste offerte straordinarie ed evidentemente sotto costo, sono ovviamente mirate ad attirare il consumatore con la speranza che acquisti anche altra merce.
Personalmente, essendo il tipo di persona che compra su Internet dall'automobile al tabacco da pipa e che ha una tolleranza nei negozi da misurarsi in frazioni di secondo, non rientro nel gruppo demografico a cui i commercianti si rivolgono. In compenso ho in famiglia chi fa dello shopping non solo una scienza ma un'arte. L'autentico shopping natalizio è a dicembre. La sera, dopo l'ufficio, i mariti accompagnano (con più o meno riluttanza, spesso vinta con l'aiuto di un paio di preventivi cocktails) le mogli in centro per vedere le vetrine e caricarsi di pacchetti. I grandi magazzini assoldano dei piccoli cori che, vestiti in costume stile Dickens, cantano le tradizionali canzoni "Christmas Carols", emanando lo spirito di Natale anche a chi non ce l'ha. All'entrata dei negozi, le campanelle dell'Esercito della Salvezza richiamano l'attenzione al tradizionale secchiello delle offerte.
In città come Washington, Filadelfia e New York i chioschetti nei marciapiedi vendono i "pretzels" salati, grissini soffici attorcigliati e serviti con formaggio fuso, da mangiare camminando e guardando le vetrine. La neve, quando c'e', completa il quadro. Pur non essendo uno "shopper" di professione, devo ammettere che, almeno una volta nella stagione, è un piacere.
Venendo agli "hot items" di quest'anno, al primo posto c'è l'elettronica, con quella miriade di gadgets piccoli e grandi che la globalizzazione spinge anche in Italia. Non mi voglio dilungare perchè, tra MP3, Ipod, Bluetooth e Plasma TV, non direi nulla di nuovo.
Nel settore giocattoli quest'anno si va dal tradizionale orso di pezza e casa delle bambole a cose più moderne come computers portatili per destinatari che usano ancora i Pampers, scooter elettrico, macchina da cucire elettrica ed "ufficio manageriale". L'equivalente ai miei tempi era il cinturone e cappello da cowboy. Per gli amanti della cucina, la macchina per fare il vero "espresso" ed il mixer della Kitchen-Aid sono sempre tra i favoriti. I contenitori per bottiglie refrigerati vanno altrettanto a ruba in quanto liberano spazio nei frigoriferi e, allo stesso tempo, mantengono i vini alla temperatura ideale.
Aggiungo una piccola lista di regali per uomo e donna che sembrano avere particolare successo in questa nuova stagione. Per l'uomo (tralasciando i "giocattoli costosi”, tipo Gulfstream G550), l'astuccio in pelle con le stecche per il colletto della camicia in argento o vermeil, ovviamente con le cifre incise in ogni stecca, è uno di quei regali non troppo costosi che sembrano essere tra i favoriti. Seguono, la classica giacca da fumo inglese (anche per chi non fuma ma indispensabile per chi apprezza sigari e pipe) e gli astucci in pelle (con cifre) per orologi e polsini.
Per la donna è più difficile sintetizzare in quanto si entra anche nel campo della moda, argomento quasi infinito. Apparentemente, per la signora che ha già tutto, una collana di perle nere polinesiane è una scelta vincente. Per la freddolosa, va per la maggiore lo scalda asciugamani elettrico per il bagno. Se il budget è elastico, una Morgan a due posti, l'ultima automobile costruita interamente a mano su telaio di legno, è uno degli “accessori” estivi più raffinati per la donna elegante.
Concludo ringraziando Mary Ann Parrish, giovane speranza del giornalismo Americano, che ha contribuito in maniera sostanziale alla raccolta delle informazioni contenute in questo articolo”.
Il Natale americano di Giacomo Bondi continua nei prossimi giorni...