Testo e foto di Mara Malda per www.marellagiovannelli.com
“Fai un articolo sulla campagna elettorale, sarebbe bello sapere come l’hai vissuta, descrivici la gioia della vittoria…”. All’amico Valerio, e non solo a lui, rispondo che preferisco documentare con le immagini, un’esperienza per me nuovissima e travolgente.
Provo, infatti, una sorta di pudore a raccontare qualcosa che mi ha visto così coinvolta, sotto tutti gli aspetti. Sono successi fatti difficili persino da credere per come si sono sviluppati.
Il lieto fine c'è stato ma è stata una battaglia durissima, combattuta colpo su colpo, perché, sin dall’inizio, si sono intrecciati fatti e vicende (alcune delle quali anche molto gravi e persino drammatiche) che devo ancora metabolizzare malgrado il successo oltre ogni aspettativa di mio fratello.
Su diversi retroscena della campagna elettorale, preferisco stendere veli pietosi evitando qualsiasi commento, visto l’esito finale e trionfale per Gianni Giovannelli, nuovo sindaco di Olbia.
Fortunatamente, ci sono stati anche momenti divertenti o ridicoli che hanno comunque alleggerito tensioni e veleni. Un esempio: i coretti inneggianti a “Silvio Santo subito” che hanno accompagnato la passeggiata di un adrenalinico Berlusconi neo-cittadino onorario olbiese, dal Municipio alla piazza Regina Margherita. Il Cavaliere, a passo di carica, ha costretto ad arrancare tutto il codazzo-corteo, compresa la scrivente Mara Malda, gentilmente “trainata” da un robusto senatore.
Arrivato sul palco, Berlusconi ha acchiappato il microfono e non voleva più mollarlo. Nel comizio-fiume ha inserito anche un giochino interattivo con la piazza. Una settimana prima, atteso in Comune per la consegna della pergamena (pronta dal 2003) che lo nomina “cittadino onorario di Olbia”, l’ex-premier si era materializzato solo al cellulare del suo amico-ortopedico- Settimo Nizzi sindaco allora uscente ed oggi uscito. Grazie al vivavoce, le decine di giornalisti presenti avevano potuto intervistare il Cavaliere amplificato, costretto a far slittare di qualche giorno, la sua visita ad Olbia. Riposato, baldanzoso e scravattato ha mantenuto la promessa, arrivando in città dopo Gianfranco Fini, nell’ultimo giorno utile di campagna elettorale.
Tra incontri, confronti e scontri; pranzi e cene; discorsi e comizi, i volti di un esercito di candidati hanno invaso terra, mare (una zattera) e cielo (un piccolo aereo). Persino le bottiglie di acqua minerale si sono trasformate in altrettanti spot. Nei due giorni delle elezioni, fibrillazioni e mal di pancia, hanno sfiancato candidati, parenti e sostenitori.
Davanti ai seggi, hanno sostato per ore gruppi e mazzetti di aspiranti consiglieri comunali degli opposti schieramenti. Chiuse le urne, è iniziata una “diretta” sull’emittente regionale Cinquestelle che ha tenuto inchiodata alla tv, praticamente tutta la città. E, già dal primo collegamento, il nostro pensiero è stato “Grazie Olbia”.