giovedì, novembre 01, 2007

La Cripta dei Chase in testa ai grandi gialli irrisolti

Testo di Mara Malda e foto in www.marellagiovannelli.com

Gialli ancora irrisolti di varie epoche figurano in una classifica pubblicata dal Times e tratta dall’ultimo libro di Albert Jack. Il primo dei dieci posti è occupato dal macabro caso della Cripta dei Chase alle Barbados. Resta insoluto l’enigma delle bare che, più volte, sono state ritrovate in punti diversi, rispetto a quelli originari, dentro la tomba della famiglia Chase.
Il fenomeno era iniziato nel 1808 quando i Chase, ricchi piantatori di canna da zucchero, acquistarono la cripta sigillata da una lastra di marmo. All’interno era rimasta la bara di legno con i resti di Thomasina Goddard, la precedente proprietaria. E, proprio su questa “presenza”, sembra ruotare il mistero.
Infatti, nell’arco di dieci anni, per ben sette volte, in occasione di altrettante sepolture, la cripta si presentava sigillata all’esterno e profanata al suo interno. Solo la bara della signora Goddard si trovava al posto suo mentre quelle dei Chase (due bambini, il padre e altri parenti) apparivano inspiegabilmente spostate, in disordine, come se fossero state spinte con forza e rabbia.
L’ennesimo episodio suscitò la reazione del Governatore dell’isola, Lord Combermore che, sul cemento ancora fresco della lastra tombale, fece imprimere il suo sigillo. Il 18 aprile del 1820 chiese di riaprire la cripta ma si trovò davanti al solito, terrificante scenario: l’unica bara al suo posto era quella di Thomasina Goddard mentre tutti i feretri della famiglia Chase erano a soqquadro.
Nessuna impronta per terra; perfettamente intatto il sigillo apposto da Lord Combermore l’anno precedente. A quel punto i Chase trasferirono tutte le bare di famiglia nel cimitero di Christ Church. Secondo molti, si sarebbero arresi al volitivo spirito della signora Goddard, ex proprietaria della cripta, per niente disposta a condividere lo spazio che considerava ancora suo, con i nuovi padroni.
La classifica dei misteri irrisolti più appassionanti vede in seconda posizione Agatha Christie che, nel 1926, sparì per dieci giorni in circostanze mai del tutto chiarite. Il terzo posto è per il dirottatore D.B. Cooper che, nel 1971, riuscì a paracadutarsi da un 727 con duecentomila dollari sulle spalle. Quarto è il mostro di Loch Ness seguito da un altro celebre enigma, questa volta di acqua salata, datato 1872: la sorte dell’equipaggio della Mary Celeste, un brigantino abbandonato nell'Arcipelago delle Azzorre. Nessuna traccia del capitano, di sua moglie, della loro bambina e dei sette marinai.
Sesta in classifica è la misteriosa (ancora oggi) scomparsa del musicista Glenn Miller. Al settimo e all’ottavo posto, ci sono due morti tinte di “giallo” secondo Albert Jack: Marilyn Monroe e Edgar Allan Poe. Solo nono è l’appassionante caso di Kaspar Hauser, il Fanciullo d'Europa. Per alcuni era un impostore, per altri un principe del Baden, vittima di un complotto dinastico. Il mistero della sua vita e della sua tragica fine (il 14 dicembre 1833, nel parco di Ansbach, venne pugnalato da uno sconosciuto e morì tre giorni dopo) ha ispirato 3.000 libri, 14.000 articoli, due film e numerose rappresentazioni teatrali.
Il decimo giallo riguarda la fine del Comandante Lionel ‘Buster’ Crabb, in servizio nella Riserva della Royal Navy, sparito il 19 aprile 1956 nel porto di Portsmouth durante un’immersione sotto la chiglia dell’incrociatore sovietico “Ordzhonikidze” che aveva portato il Maresciallo Bulganin e Nikita Kruschev in visita ufficiale al governo britannico.