Testo e foto esclusive in www.marellagiovannelli.com (sez.Mara Malda)
Berlusconi in bretelle, Berlusconi in paglietta, Berlusconi sotto l’ombrello parasole bianco retto da Marilena Barilla, Berlusconi che vorrebbe-ma-non-può fare la Comunione e chiede al Vescovo Sebastiano Sanguinetti di perorare la causa dei divorziati che non possono avvicinarsi all’eucarestia, Berlusconi con il naso all’insù che ammira il nuovo campanile di Porto Rotondo regalato da Krizia, Berlusconi affascinato dal coro degli Amici del Canto Sardo e dalla voce di Maria Giovanna Cherchi.
Il premier, conclusa la cerimonia per l’inaugurazione e la benedizione della torre campanaria disegnata dallo scultore Mario Ceroli, si è fermato non pochi minuti con gli artisti sardi che hanno accompagnato con i loro canti la Messa solenne celebrata sul sagrato arroventato della Chiesa di San Lorenzo a Porto Rotondo. Ha persino proposto al gruppo di tradurre in “limba” alcune delle canzoni composte da lui, Silvio Berlusconi, e da Mariano Apicella.
Il Cavaliere di blu-notte vestito, con bretellone tono su tono, si è fattto fotografare con il coro e la cantante invitati anche alla Certosa; ha scherzato con i bambini “suoi coetanei” e, al secondo giro, effettuato dalle pie donne con il cestino delle offerte tra i fedeli, ha dato un obolo molto consistente.
Il primo, infatti, lo aveva trovato impreparato e momentaneamente sprovvisto di bigliettone, comunque recuperato nel giro di pochi minuti e deposto nel cestino solertemente ripresentato.
Berlusconi, arrivato in giacca, dopo qualche minuto si è “liberato” restando in maniche di camicia, alternando un panama beige al vezzoso ombrellino bianco tenuto non da lui ma dalla sua vicina di sedia, Marilena Barilla.
Il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e il presidente del Consiglio comunale Tonino Pizzadili, hanno invece stoicamente preferito non servirsi dei candidi parasole, gentilmente forniti dall’ efficientissimo staff della Fondazione ai 500 invitati seduti.
La cerimonia, presidiata da un imponente servizio di sicurezza, ha visto grappoli di giornalisti, fotografi e operatori TV, impegnati ad arrampicarsi ovunque pur di catturare immagini e battute dalla prima fila dove il mattatore Berlusconi, anche da seduto, ha provato ad oscurare la svettante torre campanaria.
A farne le spese è stata, all’inizio della cerimonia, il presidente della Provincia Pietrina Murrighile che ha dovuto terminare il suo discorso con un migliaio di persone voltate all’indietro e rumoreggianti, gli occhi fissi al “convoglio umano” indicante l’arrivo del premier, cittadino onorario di Olbia e portorotondino d’adozione.
“La scelta della giornata di oggi per questa cerimonia è giusta – ha detto Berlusconi - perché è il solstizio d'estate. E' una giornata di festa e di augurio.
Un augurio che va soprattutto ai giovani. La tradizione vuole, infatti, che le ragazze in cerca di marito mettessero la notte, fuori dalla casa, dei cardi per individuare il pretendente. La mattina all'alba se il cardo si trovava spostato verso l'esterno il marito non sarebbe stato del paese, se era spostato verso l'interno la ragazza si sarebbe sposata con un paesano.
Alla mia veneranda età ho scoperto che la giovinezza è una categoria dello spirito non un fatto anagrafico”.
La festa per il Campanile, fortemente voluto dalla Fondazione presieduta dal conte Luigi Donà dalle Rose, ha richiamato, sul sagrato della Chiesa i personaggi “storici” di Porto Rotondo, come Bulgari, Bormioli, Marzotto, Barilla, Malagò, Hruska e, naturalmente, la stilista-benemerita Mariuccia Mandelli, in arte Krizia.
Gli stessi, più altri duecento amici, si sono ritrovati, la sera prima, a casa Donà dalle Rose, per festeggiare, con un concerto del pianista Enrico Fagnoni il compleanno della contessa Roberta Alemagna, moglie del conte Luigi, cuore & motore della Fondazione di Portorotondo.