Siti e foto by Marella Giovannelli (Mara Malda)
mercoledì, agosto 03, 2011
Fotograffiati di Marella Giovannelli: in un libro gli scatti «rubati» ai vip della Costa
La Nuova Sardegna Estate (Alessandro Pirina) 03 agosto 2011
PORTO ROTONDO. Con l’arrivo dell’estate i salotti romani chiudono, ma senza andare in ferie. Nobili e plebei delle corti capitoline si trasferiscono armi e bagagli a Porto Cervo o a Porto Rotondo, dove si ritrovano per proseguire la «dolce vita» romana sotto il sole della Sardegna.
Ci sono tutti. Dalla showgirl al cantautore, dal politico alla contessa, dal calciatore all’uomo di cultura. Un cast da isola dei (veri) famosi che ogni sera si dà appuntamento nei locali o in una casa privata per far festa. Ma quasi mai macchine fotografiche e telecamere sono benaccette. L’unica titolata a portarsi dietro la sua digitale è Marella Giovannelli, giornalista olbiese, un tempo regina del gossip con il nome di Mara Malda. A quella corona ha poi rinunciato a causa degli eccessi «briatoriani» e «lelemoriani» della Costa, ma non l’è mai passata la curiosità di immortalarei personaggi in vacanza in Sardegna. Oggi quelle centinaia di foto sono diventate un libro: «Fotograffiati», la versione smeralda del «Cafonal» di Dagospia, con cui fino a poco tempo fa la Giovannelli collaborava. «Non è un Cafonal - dice l’autrice -. Non ho mai amato il nome dato da D’Agostino alla sua rubrica. Come non mi piaceva che trasformasse Porto Rotondo in Morto Rotondo. Magari qualche foto può esser un po’ cafona, qualche personaggio sopra le righe, ma non credo che Sciola o Ceroli possano essere ascritti alla lista cafonal. Preferisco il mio fotograffiati, perché accanto al gossip ci sono anche arte e cultura».
La Giovannelli, giornalista, poetessa e anche fotografa, ha deciso di pubblicare i suoi scatti appena un mese e mezzo fa. «Era metà giugno - racconta -. Mio fratello Gianni era stato rieletto sindaco di Olbia, ma io non avevo voluto riprendere a lavorare per il Comune, dove curavo il sito. Un giorno ho aperto il mio archivio digitale e ho ritrovato centinaia di foto scattate nell’ultimo decennio. Immagini che avevo solo io. A quel punto, mi è sembrato giusto fare qualcosa per non perdere la memoria di quegli anni. Ne ho parlato con l’editore Dario Maiore, della Taphros, e subito mi ha convinto a fare un libro». Nasce così «Fotograffiati», un collage di scatti divisi per capitoli e periodi in cui centinaia di personaggi vengono immortalati in situazioni a dir poco imbarazzanti. Come Tom Barrack che si aggiusta il cavallo dei pantaloni o Mara Venier alle prese con una succosissima fetta d’anguria. «Le fotografie sono dissacranti, irriverenti, ma non vogliono ferire nessuno - dice Giovannelli -. Per questo motivo ho scelto di non pubblicare una foto della Ventura di qualche anno fa. Un’immagine in cui non si riconosceva affatto. Fu lei a chiedermi da madre a madre di toglierla dal mio album». Tra i più «fotograffiati» c’è Lele Mora, con cui la Giovannelli non era mai stata tenera. La prova in «Videocracy», il pamphlet anti-berlusconiano, in cui Mara Malda si ritrovò, suo malgrado, tra i protagonisti. «Quando era in auge lo criticavo, ma non mi va giù che adesso tutti ne prendano le distanze». Non può mancare Berlusconi. «Mai stata alle feste della Certosa, lo incontravo a casa di Anna Bettz. E sono stata l’unica a immortalarlo con la giacca bianca, stile Tony Manero».
Marella Giovannelli presenterà il libro sabato alle 19.30 a Porto Cervo. Con lei Bachisio Bandinu, autore della prefazione, e Marta Marzotto.