Testo e foto Mara Malda in www.marellagiovannelli.com
In queste ore si scommette su “chi mollerà chi” nella giostra di rivelazioni, intercettazioni, confessioni e delazioni: in bilico appare l’equilibrio di noti giornalisti, politici e imprenditori. E, nel giorno in cui Fabrizio Corona decide di fare scena muta al Tribunale di Potenza, salta fuori un’ipotesi avanzata dal gip Alberto Iannuzzi: gli indagati avrebbero avviato una campagna di stampa pilotata al fine di evitare gli arresti e, ad informarli sugli sviluppi dell’inchiesta, potrebbe essere stata qualche “talpa” nella Polizia. Il gip Iannuzzi, genericamente, cita “qualche appartenente alle forze di polizia, cui peraltro in particolare Mora fa riferimento”. Le notizie ricevute dalla misteriosa “talpa”, in servizio nelle forze dell’ordine, avrebbero permesso agli indagati di attivare e pilotare, in modo deviato e distorto, tutti gli organi di informazione televisivi e di stampa, e questo al solo scopo di scongiurare la temuta applicazione di misure cautelari personali. Sempre secondo il gip Iannuzzi, gli indagati hanno “passato ai media sottobanco una serie di notizie spesso imprecise e fasulle al solo scopo di confondere le acque creando una situazione di pubblicità del tutto apparente ed irreale nella prospettive di evitare conseguenze pregiudizievoli”. Magari sarà solo una coincidenza ma, proprio su questo sito, lo scorso 9 gennaio, è stato pubblicato un articolo, firmato Mara Malda e intitolato “Lele Mora: intanto la Polizia lo premia”.Raccontava del ““XII Megashow per la Pace - Befana delle Forze di Polizia”, organizzato da Carmine Abagnale, ispettore della Digos e presidente dell’Associazione poliziotti italiani. Lele Mora era intervenuto con diversi suoi “assistiti”, tra cui Costantino Vitagliano, Daniele Interrante, Sara Tommasi e Ana Laura Ribas (le due ragazze a gennaio stavano ancora nella scuderia lelemorica). La kermesse, come si poteva leggere nel sito dell’associazione, “… unitamente all’intento di far trascorrere un pomeriggio divertente ai figli degli operatori della sicurezza e ai bambini milanesi, ha come obiettivo quello di rinsaldare i vincoli di stima, amicizia, rispetto e collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine”.Durante il “XII Megashow per la Pace”, la Befana dell’Associazione poliziotti italiani, era stata buonissima con l’agente Mora. Invece del carbone (l’avvio dell’inchiesta aveva già suscitato notevole scalpore) al gongolante Lele era stato consegnato anche un premio “…per aver nel corso degli anni contribuito alla scoperta di numerosi talenti dello spettacolo accrescendo il prestigio stilistico, nel nostro Paese, nel mondo…” Una motivazione che, se fino a ieri faceva ridere (o piangere) oggi fa riflettere.