venerdì, luglio 09, 2010

Costa Smeralda e cinema si incontrano nel mare azzurro del Cala di Volpe


Tom Barrack, milionario nella lista Forbes, presidente della società americana di private equity Colony Capital e patron della Costa Smeralda, si concede un po' di relax con Rob Lowe, star di West Wing e Brothers and Sisters. Ma la Costa Smeralda, paradiso delle vacanze. è anche un ottimo club per incontri fra milionari. Barrack e Lowe, dopo essere stati immortalati dalla stampa inglese in un ristorante di Londra dove hanno incontrato Flavio Briatore, Giuseppe Cipriani e David Blaine, si sono riuniti a Porto Cervo. All'amicizia che lega i due da anni si aggiunge il progetto di un affare di $ 500 milioni: la costituzione di una società multi-media di produzione di tv, cinema e Internet.
Colony Capital, fondo di investimento internazionale, da qualche anno ha diversificato il suo portafoglio, investendo nello sport (ha acquisito lo stadio di Paris Saint Germain con la relativa squadra di calcio), nello spettacolo (con l'acquisto del ranch di Michael Jackson Neverland) e ora prosegue nella diversificazione attraverso l'istituzione di un fondo dedicato all'entertainment. Tale fondo investirà anche nello sport acquisendo e valorizzando team internazionali.

A Porto Cervo si chiedono preghiere per i ricchi in via di estinzione




7 luglio 2010, Porto Cervo. Alla Promenade du Port, durante la serata Premio Campiello Opera Prima dedicata a Silvia Avallone e al suo romanzo-rivelazione "Acciaio", una dama alquanto preoccupata ha chiesto la parola invocando "preghiere per i ricchi in via di estinzione". Premio Oscar per l'eloquenza all'espressione urbanamente perplessa di Tino Tellini, ministro degli Esteri dell'Isola dei Cassintegrati, in missione strategica dall'Asinara in Costa Smeralda. Ironicamente acuta la risposta-ciambella di salvataggio del sociologo Domenico De Masi: "Io prego tutte le sere affinchè i ricchi non scompaiano". A quel punto è intervenuta la giornalista del TG3 Flavia Corda che ha saggiamente imposto un sano cambio di rotta al dibattito su "Acciaio" e dintorni.