domenica, settembre 28, 2008

Angelo Maggi: i suoi quadri incantati da Sassari all’Agora Gallery di New York


Testo e foto in www.marellagiovannelli.com (sez.Mara Malda)

Angelo Maggi, pittore di Sassari, è tra gli artisti italiani e greci che, dal 12 dicembre al 2 gennaio, esporranno le loro opere nella Agora Gallery di New York. La Sardegna sarà quindi rappresentata nella prestigiosa collettiva “The Odyssey Within”, grazie alle sognanti figure e alle intriganti favole dipinte da Maggi.
Diversi suoi lavori, accompagnati da una lusinghiera recensione, sono già inseriti nel catalogo della galleria americana Agora. Nell’atelier di Sassari e nel suo stazzo di Aglientu, in Gallura, Angelo Maggi dipinge e crea singolari composizioni ricche di simboli ed allegorie che catturano l’immaginazione e accendono la fantasia di chi le osserva.
La sua è una pittura teatrale che coinvolge lo spettatore trasportandolo in scenari d’altri tempi, fra oggetti rassicuranti, animali mitologici, edifici bizzarri e figure sempre enigmatiche.
Ogni quadro è la rappresentazione pittorica di una storia che Maggi sviluppa utilizzando spesso grandi pannelli. Ne ha realizzati anche di recente, installandoli tra finestre, portoni e grondaie dei centri storici di Nuoro e Sassari. Spettacolare l’effetto notturno con vicoli e case trasfigurate grazie all’intervento dell'eclettico pittore che si occupa anche di antiquariato e di scenografia.
In questi anni Maggi ha lasciato spesso la sua Sardegna per partecipare a mostre in Italia e all’estero. I suoi “racconti” onirici su tela, proposti in quotate gallerie di San Francisco, Salt Lake City, Parigi e Roma hanno conquistato l’attenzione dei visitatori, molti dei quali sono diventati estimatori e collezionisti delle opere, grandi e piccole, di Angelo Maggi.
L’anno scorso, la “Libreria” di Parigi ha presentato all’esigente pubblico della capitale francese trenta opere dell'artista sassarese che, con abilità tecnica e istinto sapiente, mescola pittura e poesia, finzione e realtà, incubi e sogni.
Nei suoi quadri sembrano animarsi immagini misteriose, paesaggi fiabeschi, atmosfere che evocano la Sardegna dei Giudicati, notturni intrisi di magia, fate e folletti, cavalli e nature morte talmente invitanti nelle forme e nei colori da diventare un inno alla vita.

mercoledì, settembre 24, 2008

Satira Mediterranea in scena a OlbiaHumour

Testo e foto in www.marellagiovannelli.com

Il Mediterraneo ha ispirato 58 vignettisti che hanno realizzato 113 opere per il 1° Concorso OlbiaHumour, ideato da Francesco Dotti, disegnatore toscano, eclettico e pungente, già collaboratore del Vernacoliere.
Il primo premio della giuria di esperti è andato a Sergio Cavallerin, autore della raffinata “Buona pesca” mentre la giuria popolare ha preferito l’eloquente “Gabbiano” di Roberto Guarducci. I due, entrambi trattenuti nella penisola da impegni professionali, sono stati proclamati vincitori “in contumacia” nella serata di chiusura della mostra.
Ha invece ritirato personalmente il suo premio Paride Puglia, secondo classificato con l’attualissima “Mattanza”. Altro premiato eccellente ma assente: il veneziano Lele Vianello, creatore di una irresistibile pecorella calata in un contesto molto particolare.
Per una settimana tutte le vignette sono state esposte al pubblico nell’Auditorium del Museo Archeologico di Olbia. Al concorso, organizzato dalla Northweb di Tempio, hanno partecipato fumettisti, umoristi e caricaturisti noti a livello nazionale ed internazionale come Achille Superbi (responsabile area grafica Rai), Antonio Tubino (Settimana Enigmistica), Gianni Chiostri (La Stampa), Ricciotti Marampon e Roberto Mangosi.
Coordinatore del Premio: Carlo Bartolini, figura di primo piano nel mondo dell'umorismo italiano. Il vincitore Sergio Cavallerin, nato a Perugia nel 1957, è un disegnatore tra i più apprezzati in Italia e all’estero. Innumerevoli le sue collaborazioni con agenzie di pubblicità, case editrici, quotidiani, riviste nazionali e straniere. Ha preso parte a oltre 100 mostre umoristiche in tutto il mondo collezionando premi e riconoscimenti vari.
La giuria “ufficiale” ha segnalato, a pari merito, sette opere firmate da Antonio Tubino (Compito in classe), Achille Superbi (Silvio Berlusconi), Eugenio Saint Pierre (Senza speranze), Roberto Guarducci (Gabbiano), Santo Guerriero (Panni), Aldo Bortolotti (Via mare) e Roberto Mangosi (Pesca tecnologica).
Tutte le opere sono visibili sul sito www.olbiahumour.it. Le migliori 50 vignette figurano in un catalogo che documenta nel modo migliore la qualità tecnica ed artistica del concorso. OlbiaHumour, infatti, già dalla sua prima edizione, ha saputo coinvolgere le migliori “firme” della satira e dell’umorismo.

lunedì, settembre 22, 2008

Scuochi in Costa Smeralda con 4 giornalisti "mangiati" da Luigi Pomata


Testo e foto in www.marellagiovannelli.com (sez.Mara Malda)

Ha fatto tappa in Costa Smeralda la manifestazione itinerante “Scuochi” che capovolge i ruoli con uno chef famoso, in questo caso Luigi Pomata, che giudica i piatti preparati da quattro giornalisti. Lo scorso 18 settembre, il Safina, ristorante del Pevero Golf Club, ha aperto la sua cucina ( quest’anno affidata alla star dei fornelli Filippo La Mantia) a Gilberto Arru, Nardo Marino, Vito Fiori e Martine Frey.
Mollate le rispettive redazioni all’ora della merenda, gli sfidanti si sono catapultati da Olbia al Pevero per iniziare la preparazione dei loro “piatti forti” intorno alle sette, circondati da telecamere, microfoni e macchine fotografiche.
L’enogastronomo Gilberto Arru, collaboratore del “Gambero rosso” si è lanciato in una prelibatezza agropastorale sarda doc: la minestra con frue (la cagliata di latte intero di pecora al quale è stato aggiunto del sale per garantirne la conservazione), fregula e patate.
Nardo Marino di Conquestelle Sardegna è andato sul sicuro con una croccante e fragrante teglia di sardine al forno con patate.
Vito Fiori dell’Unione Sarda ha sacrificato una gallinella di mare in un sugo perfetto per le mezzemaniche.
Sadica ma squisita la scelta di Martine Frey di Sardegna 1 che ha optato per la zuppa di cipolle, notoriamente detestate (come l’aglio) dallo chef siciliano Filippo La Mantia, solare anche di notte, nelle vesti di “padrone di casa” e consulente d’eccezione a disposizione dei quattro giornalisti.
Sara Vitali, esperta di comunicazione e geniale inventrice di “Scuochi” (www.scuochi. cinquesensi.it), ha coordinato la cena che ha riunito numerosi colleghi dei quattro giornalisti impegnati nella sfida culinaria. Tra gli invitati c’era anche Gianfranco D’Angelo nell’atipico ruolo di unico commensale schivo e persino un po’ triste in una tavolata molto allegra.
Il giudizio finale sui quattro piatti in gara è stato espresso, tra gli applausi, dallo chef Luigi Pomata, sardo di Carloforte, giovane e talentuoso fuoriclasse, ormai affermato in Italia e all’estero. E’ stato lui a proclamare Gilberto Arru, ispirato autore della Minestra con frue, il vincitore di “Scuochi” 2008 in Costa Smeralda.

domenica, settembre 14, 2008

Domenica portorotondina antistress per Berlusconi; singing in the rain per Giuseppina Fermi

Testo e foto in www.marellagiovannelli.com (sez. Mara Malda)

Dalle difficili trattative romane per il salvataggio di Alitalia alla pausa pranzo domenicale con passeggiata (piovosa) antistress nel parco della sua Certosa a Porto Rotondo. Intorno alle 13.00 l’inconfondibile “convoglio” del presidente Silvio Berlusconi ha percorso la via principale del villaggio in direzione Punta Lada.
Nessuna apparizione del Cavaliere in piazzetta San Marco, versione autunnale, dove continua a gongolare Giuseppina Fermi che, nei giorni scorsi, ha venduto dieci anelli da lei firmati a Elton John.
La creativa designer piacentina è circondata da pezzi molto simili a quelli acquistati nella sua gioielleria portorotondina dal cantante inglese definito un “ottimo e gentile cliente di poche parole ma dal gusto sicuro”.
Prima di Elton John è stato il regista Ferzan Ozpetek a scegliere un maxi anello creato da Giuseppina Fermi con pietre di rara ed eccentrica bellezza. Il gioiello non era per lui ma per Stefania Sandrelli che lo sfoggia nel film “Un giorno perfetto”.
L’estate d’oro della Fermi aveva preso il via con il ciclone Marta Marzotto che, nel piccolo e storico negozio di Porto Rotondo, all’inizio della stagione, aveva fatto shopping, abbondante e fantasioso, di collane, ciondoli e bracciali con pietre dure, diamanti, perle, coralli, oro e argento.

giovedì, settembre 11, 2008

Astro-panfilo al largo di Porto Rotondo: l’A dei piccioncini russi Melnichenko in Sardegna

Testo e foto in www.marellagiovannelli.com (sez.Mara Malda)

Presenza fissa da alcuni giorni al largo di Porto Rotondo l’astro-panfilo o fanta-barca, lunga 119 metri, del giovane banchiere russo Andrei Melnichenko, tanto ricco quanto stravagante. La linea dello yacht, disegnato da Philippe Starck, ricorda quella della corazzata Bismark della II guerra mondiale.
Tra le altre particolarità ha quella di non lasciare la scia, grazie ad un particolare studio della chiglia. Ha una autonomia di 6.500 miglia nautiche e la prua è stata studiata per infrangere i banchi di ghiaccio artici.
Completa e degna di una nave militare la dotazione di sicurezza, dalle telecamere a circuito chiuso a serrature con impronte digitali per la zona privata, radar e paratie in argento che nascondono un sofisticato sistema antipirateria. Un tocco più gentile è dato dalle tre tele di Monet che decorano gli interni della barca provvista anche di un eliporto per l’elicottero privato, un hovercraft, moto d’acqua e tender in quantità, tre piscine convertibili da chiuse ad open air e cabine confortevoli per 16 ospiti oltre le 37 persone d’equipaggio.
Lo yacht si chiama “A”, iniziale dei nomi dell’armatore e di sua moglie Aleksandra Nikolic (Sandra), ex modella serba e cantante del gruppo pop "Models". Per il suo matrimonio, celebrato nella sua villa Altair di Cap d’Antibes, Andrei Melnichenko ha ingaggiato Christina Aguilera e Whitney Houston mentre, per il compleanno dell’adorata Aleksandra, ha chiamato Jennifer Lopez, volata nel Surrey per la festa privata organizzata dai Melnichenko nella loro casa di campagna inglese.
La strana barca del billionario russo, uscita dai cantieri tedeschi Blohm und Voss, soprattutto di profilo, evoca in modo inquietante la Bismarck, orgoglio della flotta nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. La velocità di crociera è di venticinque nodi e viaggia senza creare il minimo moto ondoso mentre Andrei e Aleksandra si godono il loro letto matrimoniale girevole, modello girasole elettronico.

martedì, settembre 09, 2008

Tra Grilli parlanti e Paperoni lamentosi si coltiva Arte & Sardità in Costa Smeralda

Testo e foto in www.marellagiovannelli.com (sez. articoli di Marella Giovannelli)

I grilli parlanti & griffati, più o meno assennati, che questa estate hanno dissertato sulla Costa Smeralda e sulla Sardegna in genere, continuano imperterriti a considerare solo la “buccia” di un’Isola-Continente dotata di una polpa eccezionale, troppo spesso ignorata da un certo tipo di turismo tanto snob quanto pigro una volta sbarcato a Porto Rotondo o Porto Cervo. Le motivazioni sono tante (indifferenza per il vero “cuore” dell’Isola, voglia estrema di sole & mare, attaccamento 24 ore su 24 alla mondanità da rotocalco, informazione carente che non produce stimoli adeguati e via elencando).
Udite anche molte critiche, avanzate da quelli che si definiscono “Paperoni si, polli da spennare no!”. Soprattutto alcuni esponenti di rilievo della colonia russa che ha lussuosamente nidificato in Costa Smeralda, protestano per il rapporto qualità/prezzo della vacanza sarda, definita “troppo cara, scomoda e complicata in mare, terra e cielo”.
Solo elogi, invece, per l’attenzione e lo spazio che il Consorzio Costa Smeralda, guidato dall’avvocato sardo Renzo Persico, ha dato all’arte e alla cultura nell’arco di tutta la stagione. Il cuore pulsante di mostre, concerti e manifestazioni varie è stata la Promenade di Porto Cervo. Il “Designwalk” curato da Rossana Orlandi e Sergio Colatroni è un irresistibile polo d’attrazione per tutti gli amanti delle belle case e delle belle cose.
Il percorso che esalta il meglio dell’interior design europeo dista solo pochi passi dalla Louise Alexander Gallery. Qui ogni vernissage è un successo visto il livello, sempre altissimo, degli artisti proposti in mostre personali o collettive. Il circuito virtuoso della Promenade comprende anche il “Mdm Museum”, inaugurato con l’esposizione “Rotella Playing Artypo”, delle ormai celebri icone realizzate da Mimmo Rotella sulle immagini pubblicitarie. E, sempre la Promenade, a fine agosto ha ospitato “Cuochi di stelle”, la rassegna gastronomica curata da Sergio Mei e Giovanni Fancello.
Nella prima serata si sono confrontati diversi chef provenienti dai ristoranti più prestigiosi di Montecarlo, Londra, Bruxelles, Porto Vecchio e Milano. Protagonisti della seconda tornata, sei maestri sardi dei fornelli: Rita Denza, Sergio Mei, Renzo Corona, Luigi Pomata, Roberto Petza e Cristiano Andreini.
Restando in tema: sono state molto apprezzate le golosità recuperate in vari paesi della Sardegna e introdotte al Cala di Volpe dal direttore maltese Hans Cauchi, talent-scout di champagne e cioccolatini squisiti e rigorosamente “made in Sardinia”.
Dagli alberghi Starwood della Costa Smeralda c’è stata una transumanza di massa per la Grande Danza a San Pantaleo, con il palcoscenico incastonato nella piazza e calcato dai primi ballerini e dalle stelle dell’Opera di Parigi e della Scala di Milano.
Tutto esaurito anche per le serate sarde organizzate con stupefacente entusiasmo e regolarità al Palumbalza Sporting Hotel dal Direttore Musumeci e dal suo staff. Il suo impegno è globale perché coinvolge i cinque sensi con pari dignità. Cura quindi gli arredi, la cucina, l’artigianato, la musica, il ballo e il canto con il tenore Giancarlo Pili. Tutto nel segno e in onore della sardità.
Dall’albergo alla piazza, l’Isola e le sue suggestioni non deludono mai e l’emozione è ancora più forte se lo scopo è benefico. E’ successo ad Olbia al concerto per i bambini africani che ha coinvolto alcune delle più belle e sensibili voci dell’Isola, riunite pro-Amref anche in un cd intitolato “Figli di periferia”.
Molta Sardegna, con l’orchestra Euromediterranea diretta dal maestro Fabrizio Ruggero, anche intorno al virtuoso Pierre Amoyal che ha suonato al Teatro Michelucci di Olbia il celebre Stradivari del 1717 appartenuto a Nicola II di Russia.

domenica, settembre 07, 2008

Elton John settembrino a Porto Rotondo per shopping d’anelli e aperitivo extra-long

Testo e foto esclusive in www.marellagiovannelli.com (sez.Mara Malda)

Tra le sorprese di fine estate: Elton John, apparso nella piazzetta San Marco di Porto Rotondo il sei settembre con il marito David Furnish e un gruppo misto di body guard e assistenti.
In tarda mattinata il segretario del cantante ha fatto un sopralluogo in paese con un obiettivo mirato: lo shopping eltoniano programmato per il pomeriggio e il localino più tranquillo dove sostare all’ora dell’aperitivo. Missione compiuta visto che, intorno alle 18, Elton John, abbagliante in una camiciona arancio-spampanato, scarpe abbinate e bermuda bianchi, è entrato nella gioielleria di Giuseppina Fermi.
Gentile e riservato ha scelto una decina di splendidi anelli, tutti molto grandi e lavorati, montati in oro giallo e bianco, con gemme colorate e brillanti. Entusiasta del suo acquisto, il pingue ma agile Elton, a passo di carica è uscito dal negozio della Fermi transitando veloce davanti ai vacanzieri seduti ai tavolini del centralissimo Bar della Piazza di Gianni Chessa e Marisa Fozzi.
Protetto dalle iper-zelanti guardie del corpo, da vero divo non si è concesso alle foto-ricordo ma qualche scatto “rubato” è andato comunque a segno. Quindi, per evitare la curiosità della piazza, ormai passata dal brusio collettivo “E’ lui o non è lui” al tam-tam “Certo che è lui!”, Elton John si è infilato con il suo codazzo nel patio del Bar Nabila, in un angolo il più lontano possibile da sguardi indiscreti, dove si è regalato un aperitivo extra-long come il suo orecchino.