giovedì, giugno 14, 2007

“I Templari e la Sardegna” in mostra a Tempio

Testo e foto di Marella Giovannelli per http://www.marellagiovannelli.com/

L’Ordine cavalleresco dei Templari, nato in Terrasanta nel XII secolo durante le Crociate, disponeva in tutta Europa, e quindi anche in Sardegna, di numerosi insediamenti e punti di sosta per pellegrini e viandanti lungo le principali vie di comunicazione. La Sardegna è la terra di mezzo nelle rotte mediterranee; la sua storia particolare, l'ha sempre portata ad essere periferia dell'impero di turno. Si tratta quindi di un'isola-ponte, un luogo privilegiato per la conservazione delle tracce di coloro che vi posero piede. I Templari furono tra quelli che, passando per la Sardegna, lasciarono impronte evidenti, ben documentate dal materiale raccolto nell’antico seminario del Palazzo Pes-Villamarina a Tempio.La straordinaria esposizione, inaugurata dal Vescovo Mons.Sanguinetti e dal Sindaco Antonello Pintus, segna il debutto del Museum Templensis compreso nel Sistema Museale Diocesano. L'Ordine guidato da Hughes De Payns si forma nel 1118 e prende il suo nome dal Tempio di Salomone, dove si riunirono i primi sette monaci-cavalieri. Questi monaci guerrieri iniziarono una folgorante avventura che li porterà a diventare un Ordine potente nella organizzazione, nella guerra, nella raccolta e gestione dei fondi, nel presidio delle vie verso la Terra Santa. I Templari si estesero e ramificarono in tutta Europa, fino al tragico, terribile epilogo del 1314, quando l'Ordine venne distrutto in modo drammatico e cruento. I contatti con i mondi lontani e diversi da quello cristiano, portarono questi intrepidi e temerari difensori della fede, ad acquisire le conoscenze più avanzate e profonde della filosofia, dell'arte e della cultura.I Templari, dal nord al sud del mondo, hanno avuto la funzione di essere comunicatori e portatori di sapienza. Diversi segreti e misteri dei monaci guerrieri, riguardo alla loro permanenza in Sardegna, sono ora svelati; altri sono ancora al vaglio dei ricercatori. Erano grandi banchieri e, anche nell’isola, sovvenzionarono la costruzione o l’ampliamento di stupendi edifici sacri e di importanti opere. La mostra di Tempio documenta il lungo elenco dei possedimenti sardi dei Templari, attraverso alcuni documenti reperiti negli archivi di Malta ed in altri archivi segreti. L’esposizione di immagini, memorabilia e documenti vari, evidenzia i segni dei contatti e degli interessi che i monaci guerrieri ebbero nel Nord-Sardegna. Una parte dell'esposizione illustra la loro attività edificatoria, mirabilmente presente in alcuni monumenti più o meno noti. Tra i luoghi più interessanti c’è il palazzo di Baldo a Luogosanto nell’allora Giudicato di Gallura. La costruzione si presenta come una casa-fortezza circondata da un piccolo quartiere abitativo e produttivo, organizzato intorno ad una corte trapezoidale. Gli scavi hanno restituito, insieme a manufatti pisani e africani, preziose ceramiche islamiche e vetri di Damasco e siriani, che testimoniano rapporti di qualità con l’Oriente. Il sito sorge nell’entroterra ma è vicino agli approdi di Santa Teresa, Santa Reparata e Olbia. Suggestivo, nel Museum Templensis, il percorso che “racconta” la vita quotidiana del cavaliere templare, attraverso la ricostruzione del suo ambiente, delle armi e degli oggetti di uso comune. Un’altra sezione della mostra, che resterà allestita per tutta l’estate, è incentrata sui contatti con le reliquie di Cristo che i Templari trasportarono dall'Oriente verso l'Occidente, ponendo le basi per alcuni miti essenziali della cultura medievale.