sabato, aprile 17, 2010

Angelo Carboni: lezione di vita in Aula Magna




L’Aula Magna “Engle” dell’Università all’Aeroporto Olbia-Costa Smeralda ha ospitato la conferenza stampa per la presentazione del libro “Padre Luca Cubeddu. Animu Rebelle” di Angelo Carboni Capiali, che si terrà a Pattada domenica 25 aprile. All’incontro di oggi, oltre all’autore, hanno partecipato il sindaco di Pattada Fabio Pastorino con l’assessore alla Cultura Giovanna Maria Falconi, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e il presidente del Consiglio comunale Tonino Pizzadili, amico d’infanzia di Angelo Carboni.
Già stimato docente nelle scuole superiori, appassionato sportivo e studioso delle tradizioni sarde, da sei anni Carboni è ammalato di Sla. Tre anni fa ha subito la tracheostomizzazione ma l’invalidante malattia che ha bloccato il suo corpo non è riuscita ad imprigionare la sua lucida intelligenza, la sua voglia di vivere e il suo immenso amore per i grandi poeti pattadesi del passato.
Ora Angelo Carboni, autore di cinque libri, ha completato l’opera alla quale tiene di più: la sua trilogia in logudorese sui poeti Pesuciu, Limbudu e Padre Luca Cubeddu. Egli stesso, questa mattina ha spiegato: “Prima, quando il male non aveva ancora compromesso l'utilizzo delle mani scrivevo da solo, poi nell'immobilità del corpo e impossibilitato a parlare, con il prezioso aiuto della mia carissima amica Caterina Dettori, mi esprimo attraverso il mio comunicatore oculare”.
Per Angelo Carboni i poeti locali sono una miniera inesauribile, particolarmente ricca a Pattada che “prima di essere l'indiscussa patria del coltello, era considerata un vero e proprio laboratorio della parola, la culla e fortezza della poesia sarda”. “Il rapporto con questo male incurabile – ha aggiunto Carboni - inizialmente incrinò le mie convinzioni e mise a dura prova la voglia di reagire e la fiducia nella speranza. Essere prigioniero del corpo nonostante la lucidità mentale, impone una scelta tra rinunciare alla lotta o andare avanti.
Noi abbiamo deciso per la vita, seppure alle dipendenze di un respiratore. Le mie convinzioni e la famiglia, oltre all'affetto di numerosi amici mi hanno aiutato in questa decisione. Non volevo correre il rischio di passare quel tempo che mi rimaneva inutilmente, né piangermi addosso. La sofferenza sveglia il sonno della ragione; il tempo sottratto alla efficienza del fare diventa il regno dell'universo del pensiero”.
Angelo Carboni, anche oggi amorevolmente assistito dalla moglie Maria Giovanna, ha sollecitato le domande del pubblico con un piccolo sorriso e i suoi vivissimi occhi hanno dettato al comunicatore oculare questa frase: “Il silenzio è il mio regno; fatemi ascoltare voci di vita”. E le domande, a quel punto, sono arrivate numerose. Carboni pubblicherà anche la sua autobiografia che ha già pronta nel cassetto e, interpellato sul titolo, ha spiritosamente risposto “Io vagabondo”.
Ha poi rivolto un ricordo pieno d’affetto ad Antonetto Lupacciolu “amico e persona di indiscusse doti umane e culturali; aver goduto della sua squisita amicizia é stato per me un grande dono. La sua morte mai potrà cancellare i brevi ma intensi momenti passati insieme”. Il presidente del Consiglio comunale Tonino Pizzadili, nel suo intervento ha detto: “Considero una grande fortuna l’amicizia di Angelo Carboni. L’ho sempre conosciuto come una persona che ha sempre messo tanta passione nelle sue attività: nella vita familiare, nella scuola, nello sport, nelle sue ricerche e, per un breve periodo, anche in politica.
Ma oggi che non può utilizzare tutte le sue abilità, con il suo impegno ci sta donando un esempio di vita con dei contenuti di altissimo valore umano oltre culturale. I modelli di comportamento a quali oggi siamo sottoposti, troppo spesso tesi alla ricerca dell’apparire, talvolta ci fanno dimenticare le cose che davvero contano e l’importanza dell’essere. Oggi come ieri Angelo continua a trasmettermi gli stessi messagi positivi di un tempo e i suoi occhi sono elequenti anche senza l’aiuto della macchina”. Per il sindaco Gianni Giovannelli, “Angelo Carboni è un maestro di vita ed un esempio di coraggio, forza, energia e determinazione. La sua esperienza di vita è una testimonianza che arricchisce e fa riflettere chiunque.”