martedì, novembre 08, 2011

Vera in cucina: la Babette della Rete


Vi invito ad esplorare il sito (basta cliccare il titolo di questo post) di una foodblogger che sta prendendo per la gola tutti gli internauti. Vera Delfiume ha la Sardegna nel cuore ma spazia nel mondo con le sue ricette da lei raccontate e fotografate con passione, talento e grande bravura. A lei, Babette della Rete, auguro tutto il successo che merita. E per conoscere meglio la talentuosa star dei fornelli (sia veri che virtuali) copio&incollo la bella intervista rilasciata da Vera alla Cuochina Sopraffina, "guru" riconosciuta del settore.
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"Oggi l’aereo della Cuochina Sopraffina con a bordo l’Ospitino della settimana approda in Sardegna, patria del porceddu e del mirto , per farvi conoscere una blogger che si sta, neanche tanto lentamente, imponendo nel panorama italiano con le sue ricette, un modo di fare sempre garbato e un occhio impeccabile alla fotografia e al dettaglio: Veraincucina a cui lascio subito la pagina.
D. Chi sei? Cosa porti? Un fiorino! In poche parole, ci racconti qualcosa di te?
Chi sono? Bella domanda. Considerami come un “work in progress”. Negli ultimi dieci anni ho cambiato pelle diverse volte e ho fatto delle esperienze bellissime. Ho lavorato a lungo come organizzatore generale in una compagnia teatrale, dove ho preso parte anche a diversi cortometraggi come produttore esecutivo e organizzatore. Ho recitato in alcuni spettacoli e come canto del cigno ho prodotto un lungometraggio in bianco e nero girato interamente in Sardegna.
Ho appeso il ciak al chiodo e ho gestito un bed and breakfast per qualche anno per poi tornare ad una vecchia passione, Internet e la gestione delle fan community. Due anni fa insieme ad una mia amica ho aperto un sito dedicato ad una saga letteraria e nel giro di pochissimo tempo il sito è diventato un punto d’incontro importante per tutti i suoi fans e sempre in questo campo sto lavorando ad un nuovo progetto che dovrebbe vedere la luce tra ottobre e novembre.

D. Come hai imparato a cucinare e da chi?
Ho imparato a cucinare osservando mia madre. A casa mia la cucina è sempre stata una componente importante e non qualcosa da subire per sopravvivere. Non si mangiavano mai le stesse cose e si sperimentava molto. Abbiamo pile di vecchi numeri de “La cucina italiana” che ci trasciniamo dietro da anni. Quindi credo che la mia passione sia nata lì, ha iniziato a prendere forma nel periodo della gestione del bed and breakfast in cui ci si sbizzarriva per portare in tavola colazioni sempre diverse per poi esplodere dopo il matrimonio. Avere una cucina tutta mia ha dato il via ad un periodo di grandi sperimentazioni, e scoprire di poter imparare a preparare anche cose difficili grazie ai libri è stato illuminante. Ricordo ancora quando ho preparato i bignè per la prima volta. La sensazione di magia mentre guardavo la pasta choux prendere forma. Quello è stato il momento in cui ho capito di avere una grande passione per la cucina.

D. Perchè hai aperto il blog e quale è il tuo obiettivo?
Ho aperto il blog perchè volevo dedicare uno spazio importante a questa passione. Sedermi al pc, raccogliere le idee e raccontare piccole storie. Quando ho deciso di iniziare non avevo in mente un obiettivo se non quello di fare sempre del mio meglio e di non aspettarmi niente di più che una soddisfazione personale. Poi in pochi mesi ho avuto la fortuna di incontrare alcune ragazze con la mia stessa passione e con le quali ogni giorno è bello fare quattro chiacchiere e confrontarsi. Mi piace la mattina visitare i loro blog e scoprire cosa di buono bolle in pentola quel giorno.

D. Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Non ho un modello di riferimento preciso, sono partita con una grande passione per Nigella Lawson, ma ci sono così tante cose ancora da imparare. Potrò rispondere a questa domanda fra qualche tempo. Devo ancora esplorare e sperimentare, c’è tutto un mondo là fuori da scoprire!

D. Quali sono le cose che secondo te non devono mancare in cucina?
La voglia e la passione. E la farina e il lievito. Mi piace l’idea di aprire la dispensa e poter preparare una focaccia per le persone che amo, magari perchè devono andare a fare un pic nic improvvisato o a pescare con gli amici. Ecco io in cucina riesco a dimostrare più affetto che con le parole.

D. E quali quelle di cui si può fare a meno?
Le cose che non mi piacciono e la routine. Non cucino con ingredienti che non amo, mi deve piacere ciò che porto in tavola, non dev’essere un esercizio di stile ma un momento di piacere e non cucino mai le stesse cose. Mi piace cambiare.

D. Quale piatto consideri il tuo “piatto forte” e quale il peggiore che sia mai uscito dalla tua cucina?
Non ho un piatto forte ma in questo periodo ho una predilezione per la Cheesecake accompagnata sia con frutti di bosco che con cioccolato. Mentre come piatto peggiore scelgo la prima versione dei samosa che ho preparato. Ho ecceduto col cardamomo e il suo odore mi ha perseguitato per giorni.

D. Perchè hai scelto quella foto per accompagnare l’intervista?
Ho scelto questa foto per due ragioni. La pasta sfoglia mi ha sempre un po’ inquietato, con tutti quei giri e tutto quel burro da incorporare. Poi un giorno ho preso coraggio ed ho provato e questo è stato il risultato finale. E mi è servito per capire che in cucina non bisogna aver paura di tentare. Ma solo provare fino a quando non si ottiene ciò che si vuole. I croissant mi riportano all’infanzia, alle domeniche, alla colazione a casa con la famiglia, a un momento di perfetta felicità.

LA CONSIGLIO PERCHE’: ho scoperto Vera (non svelerò il suo vero nome, ma io lo so e voi no! ) qualche mese fa e sono diventata una specie di stalker per lei. Perchè quando la leggo mi rilasso; Vera mi mette calma, tranquillità e ogni volta che apro il suo blog e leggo una ricetta mi convinco sempre più che la cucina deve essere familiarità e non sperimentazione estrema e voglia di stupire. E non a caso è stata inserita tra le blogger del mese di ottobre di Sale&Pepe… che credete, io le mie blogger preferite me le scelgo con accuratezza".