venerdì, giugno 02, 2006

Da Terra Madre a Isola Matrigna


Testo e foto per www.marellagiovannnelli.com


Debellati i sequestri di persona, l’atavico astio di non pochi Sardi contro i continentali-ricchi-invasori-usurpatori-colonizzatori, doveva prima o poi trovare una valvola di sfogo. Per questo, nell’indifferenza quasi generale e nel silenzio compiaciuto di troppi, il Governatore Soru è riuscito ad imporre una legge iniqua e odiosa che, demagogicamente, punisce il “lusso”.
Gettata, insieme al logo, la maschera della Terra Madre ha scelto un’immagine a lui più rigorosamente affine: l’Isola Matrigna. Le tasse sulle seconde case dei non residenti, sugli attracchi delle barche e sugli scali degli aerei privati puzzano di taglieggiamento e vessazione. Sono la negazione dell’accoglienza e la mortificazione dell’ospitalità.
Ora tutti i giornali nazionali pubblicano, divertiti o imbarazzati (a seconda dei “padroni” politici) i dettagli dei soru-balzelli. Persino i super-ricchi, proprietari di barche dai 30 ai 60 metri, piuttosto che pagare 10mila euro, annunciano l’abbandono della Sardegna o l’ammucchiata in “rada selvaggia”.
Se poi il panfilo supera i 60 metri, gli euro diventano 15mila e l’armatore potrebbe essere anche tanto generoso da lasciare la sua elemosina a Soru il Questuante. Che, però, vuole i turisti “lussuosi” cornuti e mazziati, tutti in fila, alle Poste, in pieno agosto perchè, obbligatoriamente, il versamento dovrà essere fatto sul conto corrente postale numero 72729809 intestato a “Regione Autonoma della Sardegna”.
Le tasse (in base alla metratura) colpiranno anche le proprietà immobiliari dei non residenti, situate nella fascia dei tre chilometri dal mare, e le eventuali compravendite. Mentre per yacht e aerei privati, la legge è già in vigore ( dal primo giugno al 30 settembre), per le seconde case lo sarà a partire dall’11 giugno.
L’Isola dei Tassati più o meno Famosi vivrà un’estate più caotica del solito e sarà una gara tra metri e tabelle, furbetti e furboni, controllati e controllori, esattori ed evasori, finti scali tecnici e code vere agli uffici postali.