venerdì, giugno 16, 2006

Tasse sul sul lusso: tu che sei sarda, fammi capire: (lettera di una "continentale")

Lettera inviata a www.marellagiovannelli.com



Cara Marella, tu che sei sarda: fammi capire.


Ti chiedo lumi sulla tua terra, sulla Sardegna, sui sardi. Il quesito è il seguente: ma veramente noi continentali risultiamo tanto stupidi?

Che non godessimo di grande stima da parte dei sardi me n’ero accorta. Ricordo le parole di un giardiniere che faceva la manutenzione del nostro piccolo prato nel Villaggio di Punta Volpe che un giorno mi disse: “Si ricordi che qui non è casa sua. Qui lei è ospite.” Non sono abituata così in Veneto, dove chi ti dà lavoro è considerata ancora una persona per lo meno rispettabile. Molti sardi, prendo atto (ma non tutti, per fortuna!) non hanno il senso dell’accoglienza tipico di certi popoli mediterranei: pazienza. Napoletani, pugliesi e siciliani in questo insegnano a tutti. Anche a noi veneti, che però abbiamo più fabbriche che spiagge e alberghi in fioritura… Tuttavia non sono arrabbiata con i tuoi conterranei: li capisco. Si sentono usurpati dei proprio territori. Se la Sardegna, infatti, e la Costa Smeralda in particolare, non avessero incontrato un certo Principe (AK), certi veneti (DDR), certi bresciani o bergamaschi (gente non sempre “crema”, ma lavoratori combattivi), sarebbe forse ancora terra di pascoli. Probabilmente questo è il rimpianto di tanti sardi. Ed è per questo che i “forestieri” danno così fastidio. Hanno usurpato i pascoli.
La ragione del mio sconcerto però, cara Marella, riguarda l’inquietante intervista del Vs. governatore Soru su Panorama di questa settimana a proposito della sua auspicata tassa sulle proprietà dei non residenti sull’isola. Soru dice: non è una patrimoniale. Né, tanto meno, una “patrimoniale etnica”. Va bene, non giriamo intorno alle parole, guardiamo i fatti: è una tassa per i ricchi-continentali. E, alla luce dell’intervista, aggiungo io: una tassa per i ricchi-continentali-stupidi.

Soru, oltre a non apprezzarci come molti suoi conterranei (ma questo non è un problema, pazienza), ci considera soprattutto stupidi: persone non in grado di capire le sue ragioni, i suoi problemi.
Il suo ragionamento più inquietante è il seguente: se un sardo possiede una seconda casa in Sardegna, paga le tasse alla regione Sardegna, e quindi è ok. Se invece il proprietario è un milanese, “la Sardegna non vede un euro”. E quindi, Soru non lo dice, ma la percezione ti assicuro è questa: “deve morire”, perché i soldi dell’ICI che paga, vanno in tasca alla Regione Lombardia. Domanda retorica di Soru al giornalista: “Le sembra giusto?” Risposta del giornalista: “In effetti…”

ALT!
A parte il fatto che non si capisce perché fatti riguardanti eventuali sospesi tra Regione Sardegna e Governo Centrale dovrebbero turbare la serenità del cittadino continentale (pagante le tasse!), mi risulta, quantomeno, che la distribuzione del gettito fiscale sia materia delle persone elette e preposte a governarci. O forse che minacciando i ricchi-continentali-stupidi Soru voglia ottenere più credito e più ascolto presso il Governo Centrale? (In ogni caso, affar suo, non mio.)

Ma se invece fosse tutto vero? Che Soru veramente riuscisse un giorno a riscuotere la sua tassa pro-stupidi?
Ancora ALT! Vorrei ricordare un’ovvietà: la Sardegna non è frequentata solo da arabi, americani, libanesi miliardari. E’ frequentata soprattutto da italiani, molti del nord, gente (mi riservo qualche possibile eccezione) che ha fatto i soldi onestamente (mi si passi il termine volgare del “fare i soldi” che non significa rubare (!), ma lavorare, creare posti di lavoro, pagare le tasse). Qualche pazzo o meglio, stupido, innamorato del mare, dell’Italia, della natura sarda, è riuscito a comprarsi pure una casa in Sardegna. Pochi hanno il villone; molti hanno appartamenti, grandi, medi ma anche piccolissimi. In effetti per tenere - e mantenere - una casa in Sardegna ci vogliono molta passione e molti soldi. Passione: la Sardegna, per un continentale, non è comoda. Per raggiungerla ci vuole l’aereo o la nave. Una volta raggiunta l’isola, senza un mezzo di trasporto (un’auto o una moto) sei praticamente “morto”. Inoltre, se non possiedi uno straccio di gommone o una qualsiasi imbarcazione da diporto, sei altrettanto “morto”. Le spiagge, spesso difficili da raggiungere, non sono attrezzate. Niente ombrelloni, né bar (ma forse questa è la bellezza dell’isola…organizzandosi per non morire di sete, fame o sole). Se a tutto questo aggiungi le spese che devi sostenere per la tua casa sarda: luce, acqua, gas, telefono, tassa per i rifiuti, spese per il “Consorzio”, ICI, tassa quotidiana al “Parco della Maddalena”, (qualora avessi l’idea – a questo punto “balzana” – di andare a fare un bagno a Mortorio dove alcuni scrupolosi esattori in gommoncino, transitando da un’imbarcazione all’altra per tutto il giorno, riscuotono il “dovuto”…A proposito, scusa la parentesi: che destinazione hanno quei soldi?…Non c’entrerà mica ancora la Regione Sardegna?!?) Se a tutto questo, dicevo, aggiungi anche la nuova tassa che il signor Soru vorrebbe appiopparci, allora sì: mi arrendo.

BANDUS! Si diceva giocando da piccoli. Soru ha vinto. Siamo proprio stupidi. Senza limiti. Stupidi da morire.
Pensierino della sera: e se invece questo fosse un piano strategico del Governatore per liberare la Sardegna dai continentali e farla diventare un paradiso per soli bilionari per lo più stranieri? Mah: non ci capisco proprio niente (infatti sono stupida). Avevo avuto la percezione che Soru fosse leggermente “sinistroide”(uno che pensa a difendere i più deboli, le classi meno abbienti) e invece mi dovrei ricredere: che sia fascista? Abbasso il duce.

Lilli Carraro