giovedì, ottobre 12, 2006

Mara Malda recidiva chiude con i funghi

Testo e foto di Mara Malda per www.marellagiovannelli.com

Il richiamo irresistibile dei funghi (annata eccezionale in Sardegna) mi ha convinta a perdere un fantastico bagno ottobrino e a lasciare la spiaggia di Porto Rotondo per andare nei boschi di Priatu.
Armata di cestino con dentro macchina fotografica, coltello e cellulare, vestita con maglia e jeans già strappati, ho impiegato circa mezz’ora per arrivare in Alta Gallura. La zona, nota per l’abbondanza di ovili e porcini reali, è un intrico di querce, corbezzoli e rovi con qualche radura circondata da rocce scolpite in forme bizzarre.
Davanti a una di queste, in tutto e per tutto simile a un mascherone, mi sono incantata e, per fotografarla, non mi sono accorta del cornutissimo marito della placidissima signora mucca da me immortalata poco prima.
Il toro, a passo di carica, mi ha messo in fuga come una lepre. Ho quindi raggiunto un altro boschetto, apparentemente più tranquillo, dove in mancanza di funghi “buoni” ho cominciato a fotografare quelli “matti” tanto per avere un ricordo.
Sola e quindi felice stavo assaporando un bel corbezzolo maturo quando alle mie spalle ho sentito un “Bau Bau” con ringhio incorporato. Un grosso cane pastore, abbandonate le sue pecore, stava avanzando a balzi verso di me, appena scampata dal toro. La mia corsa, questa volta, si è miserevolmente bloccata contro una doppia barriera: muro a secco recintato con del filo spinato. Con il cagnone alle calcagna, infilando il piede tra una pietra e l’altra sono riuscita a scavalcare il muretto ma uno spunzone del fil di ferro mi ha praticamente lasciato in mutande, avendo agganciato un diabolico buco dei miei jeans.
Rientrata a Porto Rotondo in condizioni pietose, senza neanche un fungo e con queste poche foto, scattate tra una disavventura e l’altra, i miei hanno deciso di portarmi a cena fuori. Appena entrata al ristorante Il Portico ho visto all’ingresso un magnifico cesto di porcini reali. Incredibile ma vero: erano stati raccolti nel pomeriggio a Priatu. Io ero nella stessa zona in quelle ore ma, evidentemente, i risultati portati a casa sono stati ben diversi. Con i funghi quindi, ho chiuso perchè quest’ultima disavventura non è la prima.
Lo scorso anno, sempre sola in un bosco della Gallura, mi sono trovata davanti due cacciatori che inseguivano un cinghiale. Un’altra volta mi sono persa con il cellulare muto per assenza di campo e una paura terribile fino a quando (era già buio) sono riuscita a ritrovare la mia macchina.