giovedì, ottobre 09, 2008

Bufala paesana in odore di "infamata"


Testo e foto www.marellagiovannelli.com

La bufala paesana, per evidenti motivi geografici, non potrà mai diventare una leggenda metropolitana ma se il venticello della calunnia diventa un ciclone è inutile ricorrere alla solita madre dei cretini che, insieme a quella dei vigliacchi, è sempre incinta.
Per dare più forza ad una "voce" grottesca che, questa settimana, ha coinvolto due giovani e noti imprenditori galluresi, è stato tirato in ballo un campionario di fantasmi più o meno istituzionali: dall’ambulanza agli infermieri, passando per qualche medico, carabinieri, poliziotti e altre comparse, tutte inserite nella calunniosa invenzione tanto paradossale quanto condita ed infiocchettata.
La mancanza totale di riscontri avrebbe dovuto arginare subito l’effetto-slavina di quella che, in gergo, rientra a pieno titolo nella categoria delle "infamate", passatempo molto poco nobile, ancora troppo praticato a Olbia. Invece, l’assurdo tam-tam lievitato giorno dopo giorno, con particolari scabroso-pietosi in salsa più fantozziana che erotica, si è diffuso in modo vergognosamente abnorme e non accenna a placarsi malgrado l’assoluta infondatezza della storia.
P.S. A questo mio pezzo (scritto il 9-10-08) aggiungo il seguente articolo, sempre sullo stesso caso, pubblicato oggi (11-10-08) sulla Nuova Sardegna:
Il pettegolezzo è una bufala: scatta la querela per calunnia
OLBIA
Nella capitale del pettegolezzo succede che una storia boccaccesca del tutto inventata diventi una notizia vera di cronaca giudiziaria. Così l’immaginaria liaison tra due notissimi imprenditori olbiesi finisce sul tavolo di un sostituto procuratore della Repubblica di Tempio: la querela per calunnia è stata depositata ieri dagli avvocati difensori dei due imprenditori (entrambi padri di famiglia) nelle mani dell’ispettore Andrea Chiminelli, comandante della polizia stradale di Olbia. Nell’attesa di scoprire il calunniatore (gli investigatori seguono già una pista ben precisa), la «bufala» ha fatto il giro della Gallura: i due sarebbero rimasti coinvolti in un incidente stradale e soccorsi dalla polizia stradale e dal servizio 118. Roba da pettegolezzo piccante, di quelli che girano da un bar all’altro seminando infamia e imbarazzo. Niente di più falso, naturalmente, come confermano la Asl e lo stesso comandante della polizia stradale che riferisce di non aver mai effettuato alcun intervento del genere («In Gallura e in tutta la provincia di Sassari», dice l’ispettore Chiminelli). Insomma, tutto lavoro di fantasia. Una leggenda metropolitana messa in giro ad arte per colpire, come spesso accade, persone piuttosto note in città. L’unica notizia vera resta la querela per calunnia.