sabato, ottobre 04, 2008

Trecento americani in Sardegna con happy end più Matteo Marzotto al Cala di Volpe


Testo e foto in http://www.marellagiovannelli.com/ (sez. Marella Giovannelli)

Happy end in Costa Smeralda per i 300 americani (un mix di operatori turistici, agenti di viaggio e giornalisti specializzati) arrivati in Sardegna per l'ottavo Italy Symposium. La trasferta, dal 1° al 5 ottobre, ha coinvolto i rappresentanti di numerose testate internazionali (New York Daily News, Departures, Yacht Vacations, Rsn Tv, Global Traveler Magazine, Travel e Leisure) che hanno visitato l’Isola in lungo e in largo. Il maxi-gruppo ha iniziato il tour sardo da Santa Margherita di Pula; da qui hanno proseguito per Cagliari, Nora, Maracalagonis, Barumini, Cabras, Oliena e Orosei.
Ultima tappa: la Costa Smeralda con tavola rotonda seguita da una cena di gala al Cala di Volpe e workshop domenicale al Conference Center di Porto Cervo. L’imponente comitiva è stata accolta in Costa Smeralda dai vertici del Consorzio (Renzo Persico e Salvo Manca) e della Smeralda Holding (Franco Carraro). Il gran finale al Cala di Volpe ha avuto come protagonista Matteo Marzotto, neo-presidente dell’Enit che, fianco a fianco con l’assessora (lui preferisce il femminile) regionale Luisanna Depau, ha incontrato la stampa locale. Insieme a loro c’erano anche Eugenio Magnani (Direttore Generale Enit), Riccardo Strano (direttore dell'Enit Nord America) e Mauro Galli (presidente dell’Itpc).
Giustamente cauto e pragmatico l’intervento di Matteo Marzotto, acceso sostenitore del “brand Italia”, oggi molto preoccupato per gli effetti che la crisi internazionale potrà avere sul turismo. Condivisibile anche “il bisogno di numeri certi” espresso dal presidente Marzotto che vede bene per l’Enit un futuro come “Agenzia aggregante di coordinamento”. Dalla conferenza stampa sono emerse alcune conferme, qualche novità e diverse sorprese. I 300 americani sbarcati in Sardegna con l’Italy Symposium tornano negli USA letteralmente entusiasti di quanto hanno visto, ascoltato, toccato, mangiato e bevuto sia all’interno che lungo le coste di un’isola ancora poco conosciuta negli Stati Uniti. E, proprio queste sono le carte sulle quali puntare per attirare i turisati americani: natura, enogastronomia, arte, cultura, folklore e relax.
Tutti d’accordo su un punto: la classica accoppiata sole & mare non rappresenta più una formula vincente vista la concorrenza internazionale ben più attrezzata e competitiva. L’offerta quindi deve essere integrata senza dimenticare che gli americani vogliono riscoprire la realtà, conoscere luoghi autentici, la gente e gli usi del posto. La Sardegna, eccezionale museo a cielo aperto, ha tanto da offrire oltre alla Costa Smeralda, marchio sempre prestigioso e dal fascino inossidabile anche negli Stati Uniti, come ha confermato il direttore dell'Enit Nord America. La Sardegna, oggi, secondo un monitoraggio effettuato da 522 esperti in collaborazione con la George Washington University, si piazza al trentunesimo posto nell'elenco generale che comprende le 111 isole più affascinanti del mondo. Per la rivista specializzata Condè Nast la Sardegna è fra le mete più amate ed ambite del mondo mentre per il “National Geographic Traveler”, è l'isola italiana più incontaminata.