mercoledì, novembre 19, 2008

Nell’attesa che i posteri decidano si ride per il cucù di Berlusconi


Testo e foto in www.marellagiovannelli.com (sez.Marella Giovannelli)


Come sarà ricordato Silvio Berlusconi nei libri di storia del 2050? Statista più o meno illuminato oppure cosa? Nell’attesa che i posteri decidano, dal cilindro del Cavaliere continuano a spuntare amenità ispirate da contesti ufficiali & internazionali, quali corna, finte mitragliate, abbronzate “carinerie” e il recentissimo cucù.
Si consolida quindi la sua fama planetaria di inguaribile gaffeur, battutista ad oltranza e “piacione” impenitente. C’è poi quel saggio detto popolare “Conta fino a dieci e poi parla” che Berlusconi continua allegramente ad ignorare, tracimando spesso e volentieri anche gestualmente oltre che verbalmente.
E’ dunque sempre attuale la frase autoironica che, stando a una fonte rigorosamente anonima, avrebbe pronunciato lo stesso Silvio Berlusconi durante una cena estiva a villa Certosa: "I pensieri mi escono dalla bocca prima ancora di fermarsi nella mia testa”. L’avevo anche riportata in un mio articolo-appello del 25 novembre del 2006, intitolato “Cavaliere, non c’induca in tentazione” (www.marellagiovannelli.com/mara_malda/cavalierenoncinducaintentazione.php).