sabato, febbraio 10, 2007

Emigrati & Tartassati: ci pensa Soru

www.marellagiovannelli.com sezione Mara Malda
Anche gli emigrati sardi pagheranno le tasse regionali su barche e seconde case. La nuova imposta “soriana” inserita nell’ultima finanziaria, sta suscitando una vera e propria rivolta. Contestazioni e proteste arrivano dai Circoli dei Sardi sparsi in tutto il mondo. Dicono di sentirsi strumentalizzati, traditi, usati, presi in giro e definiscono questo provvedimento iniquo, vergognoso ed inaccettabile. Migliaia di sardi saranno penalizzati un'altra volta: la prima quando sono emigrati, la seconda quando hanno investito in Sardegna i loro risparmi. Il loro malcontento si ritrova in questa lettera che ci arriva da Washington, scritta da Giacomo Bondi.

Meglio Soru che male accompagnati?

“Per una frazione di secondo qualcuno nella Giunta Regionale se lo è chiesto. Ma poi la risposta è immediatamente, quanto inesorabilmente, arrivata. Chi nell'intero mondo potrebbe accompagnare la Giunta Regionale e, soprattutto la Sardegna, peggio di Renato Soru? Nessuno. Il potente e ricco Governatore sembra prendere decisioni con lo stesso incurante e distratto atteggiamento dei decadenti Governatori Spagnoli. Ma, mentre quelli erano nominati dal Re di Spagna in regime di "dominazione", l'Onorevole Soru ha un mandato elettorale che, quanto meno moralmente, dovrebbe farlo riflettere su ciò che fa e sulle conseguenze negative che le sue assurde decisioni recano a chi lo ha votato. La politica di anti-turismo, spinta all’estremo del proverbiale “muoia Sansone con tutti i Filistei”, non è né di sinistra né di destra, è semplicemente devastante per tutti i Sardi che non avendo cassetti pieni di azioni, seppur svalutate, Tiscali hanno il problema di pagare i conti alla fine del mese.
L'ultimissima è di penalizzare quei Sardi che sono emigrati, non per aprire uffici lussuosi a Milano o per acquisire Telecom straniere come ha fatto Soru, ma per poter semplicemente lavorare. E trovare quell’occupazione che, in Sardegna, era un sogno impossibile per la situazione economica e politica desolante. Se dopo decenni di sacrifici hanno avuto la possibilità di comprarsi orgogliosamente una casetta nel loro paese, in cui recarsi nel periodo di ferie per trovare i parenti ed i vecchi amici o sognare di andarci a vivere una volta in pensione, questa è equiparata fiscalmente alle ville dei miliardari russi, a cui la tassa di lusso francamente non fa né caldo né freddo.
E' questa politica di sinistra o di destra? Robin Hood toglieva ai ricchi per dare ai poveri, Soru vuole togliere ai poveri senza creare benefici a nessuno e, in aggiunta, vuole distruggere il turismo, unica vera risorsa naturale dell'Isola, per impoverire tutti eccetto se stesso, che povero non lo è e probabilmente mai lo sarà, anche se la Sardegna dovesse tornare economicamente all'età della pietra. L'unico lato positivo è che non è stato eletto a vita per cui, fortunatamente, come Governatore ha i giorni contati”.