giovedì, gennaio 17, 2008

Le primarie Usa commentate da Washington

Testo e foto in http://www.marellagiovannelli.com/ (sez. Marella Giovannelli)

Sulle primarie Usa interviene da Washington Giacomo Bondi. Questo è il suo commento per www.marellagiovannelli.com.

“Per ora le uniche primarie significative sono state in Iowa in cui ha vinto Barak Obama e nel New Hampshire in cui ha vinto Hillary Clinton. Arrivati al 5 Febbraio si sarà votato nella maggioranza degli stati e, solo allora, si potrà con molta probabilità sapere chi saranno i candidati finali dei due partiti.Barak Obama è senza dubbio l'uomo del momento. Intelligente, colto, serio, attraente, carismatico. Tuttavia ha un'esperienza molto limitata, soprattutto nella politica internazionale, per cui la sua candidatura suscita alcuni dubbi. Hillary Clinton, al contrario, di esperienza ne ha forse anche troppa. E' preparatissima su qualunque aspetto della vita e della politica, non solo Americana ma praticamente di qualunque nazione del mondo, dopo 35 anni di vita pubblica, prima First Lady dell'Arkansas, poi per otto anni First Lady alla Casa Bianca ed infine per altri otto anni Senatore dello Stato di New York. I dubbi sulla sua candidatura sono legati ai suoi rapporti con molti di quegli stessi gruppi di potere che hanno, di fatto, governato in modo vicario con George Bush contribuendo così largamente alla campagna di Clinton. Si teme, quindi, che difficilmente potranno essere esclusi da una sua potenziale Presidenza, rendendo difficili alcuni dei cambiamenti e delle riforme che sarebbero necessari.
L'analisi dei candidati Repubblicani è pressochè superflua in quanto, dopo otto anni di malgoverno di George Bush, si potrebbe, parafrasando, dire che è più facile che un cammello entri nella cruna di un ago piuttosto che un Repubblicano diventi Presidente nel 2008.George Bush, certamente un formidabile candidato per essere storicamente considerato il peggiore dei 43 Presidenti Usa, ha per otto anni dissestato le casse dello stato, oggi piene di debiti contratti in gran parte con investitori stranieri, in particolare con la Repubblica Popolare Cinese.
Ha consentito che l'Afghanistan, dopo anni di pseudo-guerra sia diventato il maggiore produttore di oppio del mondo. Questo insieme agli alleati Europei che sono i principali consumatori dell'oppio Afghano, nel caso ci si chieda com'è che i giovani in Europa stanno tornando al consumo di eroina. Ha iniziato. con pretese risultate infondate e fraudolente, una guerra in Iraq che dura già, per gli Americani, più che la seconda guerra mondiale e senza una fine all'orizzonte.
Ha stuzzicato volutamente alcuni dei paesi chiave nella produzione del petrolio, in particolare il Presidente Iraniano Ahmadinejad, vilipeso il giorno stesso in cui è stato eletto dal Segretario di Stato Condoleezza Rice ed il Presidente Venezuelano Chavez, tradizionalmente alleato Statunitense ed ora leader Sudamericano di campagne fomentatrici anti Americane. Il risultato di ciò, unitamente ad altri fattori tra cui ovviamente le guerre, è che il prezzo del petrolio è passato da quindici dollari a barile nel 1998 a quasi cento dollari nel 2008.Oggi, in America, 47 milioni di persone non hanno copertura medica per cui quando si ammalano, o non vengono curati o, per farsi curare, si creano dei debiti con gli ospedali di decine o centinaia di migliaia di dollari. Cifre che non possono pagare e che impediscono loro, nel futuro, l'ottenimento di prestiti e finanziamenti di qualunque genere.
Un numero record di Americani oggi sta perdendo la prima casa in quanto non riesce a pagare le rate dei mutui.Un numero record di Americani oggi sta dichiarando fallimento a livello personale in gran parte per i motivi di cui sopra.
Gli Stati Uniti sono di fatto oggi in recessione. Durante l'alluvione, a seguito dell'uragano Katrina nel 2005, le immagini del caos a New Orleans in cui non solo ratti ma serpenti velenosi e qualche alligatore nuotavano indisturbati nelle strade, hanno mostrato al resto del mondo una immagine degli Stati Uniti da terzo mondo. La totale incapacità dei responsabili della sicurezza civile, nominati da Bush per meriti politici, ha fatto vedere malati che morivano negli ospedali per mancanza di luce, viveri ed acqua. Anziani e bambini rifugiati sui tetti delle proprie case in attesa di aiuto per giorni e quant'altro le televisioni di tutto il mondo hanno mostrato per settimane.Potrei continuare ma penso che già questo vi dia un'idea di quello che sarà lo spirito degli Americani, Democratici, Repubblicani o indipendenti, quando andranno a votare a Novembre”.

Giacomo Bondi