domenica, agosto 27, 2006

Il Cavaliere aspetta il nuovo Teatro-Serra e prepara nuove attrazioni nel Luna Park della Certosa

Testo e foto di Mara Malda per www.marellagiovannelli.com

Il fortissimo vento di questi giorni ha spinto Silvio Berlusconi fuori dalla Certosa per le sue trasferte canterine ormai richiestissime come riempi-pista nei vari locali della Costa Smeralda. La cruda verità è che il Cavaliere dovrà aspettare il prossimo novembre per poter ricevere gli amici nel suo nuovo Teatro-Serra in via di completamento nel parco di Punta Lada. Questa è una struttura coperta, con palcoscenico, cabina di regia e quattro angoli sistemati a verde con effetti tecnologici strabilianti che faranno da contorno a spettacoli e concerti.
Il Teatro-Serra del Cavaliere, con duecento posti per altrettanti ospiti, avrebbe dovuto essere già pronto per questa estate se fossero arrivati in tempo controsoffitto e pavimento. E, per colpa del maestrale rafficato che sferza questa coda d’estate, Berlusconi non può neanche utilizzare il suo Anfiteatro scoperto che contiene 350 persone sedute e settecento in piedi. In compenso, alcuni suoi stretti collaboratori sono già stati allertati per un summit che si terrà a settembre. Unico punto all’ordine del giorno: lo studio di fattibilità dei nuovi giochi che stanno già “bollendo in pentola”, ovvero nella testa del Cavaliere. Per ora c’è solo il titolo (L'inferno che inghiotte i peccatori) di un’attrazione con penitenze diaboliche da espiare nei vari gironi (per la gioia di BerluDante) e da giocare in gruppo. Promozione in vista per il roseto che, nei prossimi mesi, acquisterà proporzioni magnum come è già successo con i giardini dei cactus e degli hybiscus, oltre che per il palmeto, l’agrumeto e l’uliveto. Approvata anche la proliferazione strategica dei giochi di fumo e luce LED telecomandati per creare altre simulazioni stupefacenti almeno quanto la finta colata lavica e il planetario in grotta. Il parco della Certosa viene quotidianamente percorso a piedi dal Cavaliere, seguito dai suoi collaboratori in “carretta” (così Berlusconi chiama le macchinine elettriche da lui guidate solo in occasioni speciali).
Il solito anonimo, non veneziano ma gallurese, dice che “Silvio ama troppo la Sardegna e il parco della Certosa per poter pensare di trasferirsi da un’altra parte. Conosce i nomi, in latino e in italiano, di tutte le piante. Le due ville che l’architetto Gamondi sta progettando per lui ad Antigua, saranno utilizzate soprattutto dai suoi familiari perchè Berlusconi, nei 65 ettari di Punta Lada, vuole ancora fare ancora tante cose per divertirsi e far divertire i suoi ospiti. E poi, a Porto Rotondo, sa di poter contare su di di noi; lavoriamo per il Cavaliere ma siamo anche diventati suoi amici e lui, qui, non si sente mai solo. Il segreto della sua forma? Ha imparato a controllarsi a tavola anche quando prepara le pizze e i gelati per i suoi ospiti. Infatti mentre noi mangiamo lui spilluzzicca; consuma molta verdura cotta, beve solo acqua, spremute e tè.” Intanto, un’altra talpa certosina, nascosta nel guardaroba dell’ex-Premier, ha rivelato l’esistenza di una trentina di pullover celesti di cachemire tutti uguali e di una pila di identiche camicie blu. Ma la “sindrome della divisa” o del serial look si ritrova anche nei pantaloncini da jogging e nelle tute usate per le escursioni tra le rocce che circondano la Certosa.
P.S: “Caro Silvio, peggio per te che non sei venuto. Ti sei perso millecinquecento persone in piazza!” Pensiero acido di Domenico Bonifaci, costruttore romano, editore del Tempo che ha patrocinato, insieme al Comune di Olbia, la manifestazione più bella ed emozionante dell’estate: la Grande Danza di San Pantaleo. Il Cavaliere, invitato e “dato per certo” da molti, ha preferito altre compagnie mentre qualcuno temeva una sua apparizione in tutù sul palcoscenico.