Testo e foto
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Alcuni erano i cosiddetti freaks, creature deformi che si esibivano nei circhi; altri sono riusciti a vivere senza diventare fenomeni da baraccone, formandosi una famiglia e avendo anche dei figli. Ad accomunare i 25 personaggi di cera provenienti dal Museo di San Pietroburgo, sono essenzialmente due fattori: la loro esistenza reale in tempi più o meno lontani e un aspetto fisico impressionante.
La maggior parte di queste creature è stata oggetto di studi non sempre scientifici, a cominciare da Edward Mordake, nobiluomo inglese con due facce, vissuto nell’Inghilterra vittoriana. Il suo viso “normale” aveva lineamenti delicati e gradevoli ma nella parte posteriore della nuca era ben visibile un secondo volto con espressioni e smorfie, solitamente dispettose e autonome rispetto a quelle del primo.
La sua statua in cera è seduta a un tavolo in compagnia di altri tre personaggi inglesi realmente vissuti tra l’Ottocento e il Novecento: l’uomo rinoceronte, quello con quattro occhi indipendenti uno dall’altro e Bill Dux con tre occhi e due nasi.
Lavoravano nei circhi, al pari della donna Pinguino e di Pasqual Pinon, un messicano con due teste diventato famoso a New York. In America emigrò anche il siciliano Franco Lentini che aveva tre gambe, faceva l’attore ed ebbe tre figli.
Dimensioni da bambola per l’olandese Pauline Muster morta a 19 anni, alla fine dell’Ottocento. Lunga appena 59 centimetri, è stata la donna più minuta mai vissuta sulla faccia della terra. Suo padre la portava in giro esponendola su un tavolino per la strada e facendosi pagare.
Molto colto e mite era l’uomo- lupo, il russo Fedor Petrov nato nel 1897 e morto nel 1935. Il suo aspetto irsuto e feroce nascondeva un’indole dolce, un cuore gentile e un gran cervello.
Singolare anche la storia della donna dal corpo bellissimo e con la faccia di un maiale. Nata in Islanda nel 1794 si sposò, ebbe due figli e fu molto amata.
Anche la donna più brutta del mondo, Grace Magdalene, morta nel 1958, fu moglie e madre.
Jon Eck è forse il personaggio più famoso di quelli raffigurati nell’esposizione itinerante organizzata da Vittorio D’Amico che, anche quest’anno, ha fatto tappa in Sardegna. La statua in cera ritrae infatti “il mezzo uomo” che impersonò se stesso nel drammatico “Freaks” del regista Tod Browning. Foma Ignatiev era invece conosciuto come l’uomo-granchio per le sue mani e i suoi piedi simili a grandi chele.
In mostra anche alcuni personaggi tuttora viventi come l’uomo-ciclope che ha dato il suo assenso per la riproduzione in cera. Sposato, abita in America con moglie e figli lavorando come cameriere. Rappresentato anche il Guinness dei Primati con l’americano Buster Simkus l’uomo più grasso del mondo; quello più alto, Radhouane Charbib che abita in Tunisia, la donna con il collo più lungo, residente in Birmania e la persona con il piede più grande, l’attore Matthew Mc Grory.
Non poteva mancare la statua della donna con il seno più grosso, la pornostar francese Lola Ferrari, deceduta qualche anno fa. Impressionante anche la riproduzione dell’americano Perry dai bulbi oculari enormi e sporgenti che roteava a suo piacimento.
Gli organizzatori della mostra tengono molto a rimarcare la finalità positiva del Museo Itinerante. Nelle schede sistemate accanto ad ogni statua sono sintetizzate le biografie dei personaggi raffigurati. Quasi tutti, malgrado le gravissime deformità, sono riusciti a non farsi sopraffare dalle avversità. Alcuni di loro hanno formato una famiglia e trovato conforto ed affetto, non solo infelicità ed umiliazioni.
Ci sono comunque, tra i visitatori del Museo Itinerante, opinioni contrastanti. Molti sostengono che lo sfruttamento commerciale di queste persone continua ancora oggi, grazie ad iniziative del genere. Secondo altri, dietro ogni statua, c’è una storia piena di umanità e sofferenza, degna di essere conosciuta ed apprezzata.