sabato, settembre 02, 2006

Ottavia, tartaruga liberata nelle acque di Molarotto

Testo e foto di Marella Giovannelli per www.marellagiovannelli.com

Un paio di mesi fa, con un amo lungo 4 centimetri infilzato nell’esofago, una Tartaruga “Caretta caretta” di circa vent’anni, si era impigliata nelle reti di alcuni pescatori al largo delle coste ogliastrine. Tempestivamente soccorsa è stata subito portata al Centro di Recupero della Fauna Marina attivato a Cabras dalla Regione Sardegna. Dopo l’intervento chirurgico perfettamente riuscito ed un periodo di convalescenza, la Tartaruga chiamata affettuosamente Ottavia (troppo “freddo” il numero otto che la identificava durante il ricovero) è stata trasferita all’Area Marina Protetta di Tavolara. Per una settimana è stato ospitata in una vasca dello stabulario “Olbia Mitili”. Qui è stata nutrita con calamari e sardine in maniera da incrementare le riserve di grasso necessarie per affrontare nuovamente il mare.
Per niente scontrosa si è lasciata curare e rimettere in forma per il gran giorno del suo “ritorno a casa”. Stamattina, la Tartaruga Ottavia è stata protagonista di un’insolita trasferta di gruppo a Molarotto, in un punto dove la tutela è integrale. Ad accompagnare la Tartaruga c’era un piccolo corteo, imbarcato sui mezzi dell’Area marina protetta: il Sindaco di Olbia Settimo Nizzi che è anche Presidente dell’AMP di Tavolara, il Direttore Augusto Navone, diversi ricercatori, subacquei del Centro di Primo Soccorso, alcuni giornalisti e la Vedetta CP 2040 della Capitaneria di Porto di Olbia. La liberazione di Ottavia è stata seguita minuto per minuto, sia sopra che sotto l’acqua.
Già dal primo momento la Tartaruga ha dimostrato notevole energia. Estratta con delicatezza dal contenitore è subito apparsa molto vivace e perfettamente guarita. Appena immersa in acqua, al primo contatto con il suo elemento naturale, ha cominciato a nuotare velocemente. Per la fretta di allontanarsi dalla barca ha persino ignorato una coloratissima medusa che, in condizioni normali, avrebbe sicuramente catturato la sua attenzione.
Le tartarughe Caretta Caretta, infatti, sono ghiotte di meduse ma Ottavia ha resistito alla gola e non si è fermata. Ha continuato la sua corsa che forse la porterà ad incontrare Moby Dick, il capodoglio albino maschio già fotografato all’inizio dell’estate con un harem di tre femmine al largo dell’isola di Tavolara. Sembra che sia riapparso e anche questo nuovo, recentissimo avvistamento del grande capodoglio bianco è avvenuto nelle acque dell’Area marina protetta.